L’Europa si avvia al riarmo e io tremo al pensiero di cosa accadrà. Che razza di futuro prepariamo ai nostri figli?
Ada Vardelli
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Gentile lettrice, il riarmo a fronte di una reale minaccia militare non sarebbe illegittimo. Il punto è che l’Europa si riarma in assenza di minaccia, e questo è anormale. Con una Russia che fatica da tre anni a occupare il Donbass, è impensabile che Mosca nutra l’idea di attaccare l’intera Europa e la Nato. La situazione di oggi è il frutto bacato della reazione, isterica e masochista nell’ipotesi migliore, dell’Ue allo scoppio di una guerra sostenuta dagli Usa per fini strategici a noi avversi (dissanguare la Russia, indebolire l’Europa e tagliare il cordone ombelicale tra Russia ed Europa). Come ho scritto più volte, l’Ue avrebbe dovuto offrire il massimo aiuto umanitario alla popolazione civile e ai profughi, ma tenersi a distanza dagli eventi bellici. Tra l’altro, questo le avrebbe permesso di agire come mediatore di un accordo di pace. Invece è accaduto il contrario. Quanto al piano di Ursula von Bomben, ci vorranno anni per attuare il riarmo. Nel frattempo la Russia non potrà restare indifferente davanti a una pletora di vicini di casa che si armano fino ai denti per fini dichiaratamente anti russi e quindi anche Mosca, per difendersi, accrescerà il suo armamento.Di fatto stiamo costruendo un’escalation e un gigantesco nodo di inimicizia tra noi e la Russia, e la storia insegna che i nodi gordiani si sciolgono solitamente con una guerra. In altre parole, con il ReArm la guerra ce la stiamo cercando: questo è chiaro a chiunque non sia accecato dalla propaganda.