“Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi. Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione”. È quanto ha detto il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all’inviato dell’Ansa (qui il video della sua corrispondenza), Lorenzo Attianese, che ha raggiunto la città ucraina da dove i militari russi si sono ritirati il primo aprile scorso.
I militari russi si sono ritirati il primo aprile dalla città ucraina di Borodyanka
“Ci hanno detto che potevamo evacuare – ha aggiunto Erko – ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque”.
“Ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate che a Bucha” ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista 80 anni fa”, aggiunge Zelensky.