di Stefano Sansonetti
Ci sono 2 milioni di persone con trattamenti previdenziali che non arrivano a 300 euro al mese. Ma c’è anche chi si vede pagato dallo Stato l’affitto, per un massimo di 1.800 euro al mese, e il vitto, fino a un tetto di 81 euro al giorno. I primi sono milioni di pensionati italiani. Il secondo è il presidente dell’Inps, oggi Tito Boeri, che ha diritto a questi privilegi in base a un regolamento Inps del 2009. Incredibile ma vero. La vicenda parte dalle spese per “viaggi di servizio e missioni” del presidente dell’Inps pagate con fondi pubblici. Dal 16 febbraio 2015, data in cui è entrato in carica, fino al 31 dicembre di quell’anno, le spese di Boeri per viaggio, vitto e alloggio sono state di 37.726 euro. Tutti coperti con soldi pubblici. Escludendo i primi 45 giorni, l’Istituto di previdenza censisce queste spese a cadenza trimestrale. Scopriamo così che dal primo aprile 2015 al 30 giugno successivo, l’economista bocconiano è costato ai contribuenti 4.515 euro di viaggi, 793 euro di vitto e 3.622 euro di alloggio, per un totale nel trimestre di 8.931 euro. Dal primo luglio al 30 settembre 2015, le spese di viaggio si sono portate via 7.399 euro, quelle per il vitto 641 e quelle per l’alloggio 4.797, per un totale nel trimestre di 12.838 euro. Infine dal primo ottobre 2015 al 31 dicembre dello stesso anno i viaggi sono costati 5.780 euro, il vitto 997 e l’alloggio 4.838, per un conto finale del trimestre di 11.616 euro. Insomma, in tre trimestri completi Boeri ha speso 33.385 euro, che a singolo trimestre fanno in media 11.128. Ora, volendo considerare una ventina di giorni lavorativi al mese, tutto questo significa che il presidente dell’Inps è costato agli italiani 185 euro al giorno solo di viaggi, vitto e alloggio. Certo, c’è da dire che l’indennità di carica del presidente dell’Inps, 103.971 euro all’anno, non è delle più alte nella pubblica amministrazione, soprattutto considerando la delicatezza del ruolo di numero uno dell’Istituto di previdenza. Ma la domanda rimane: come fa Boeri ad aver speso queste somme? Naturalmente La Notizia ha posto la domanda all’Inps. Il quale, per prima cosa, ha fatto sapere che “sono principalmente spese di missioni istituzionali, in Italia e all’estero, che il presidente anticipa di tasca propria e che l’Istituto gli rimborsa successivamente”. Oltre alle missioni, però, al presidente che risiede fuori dalla capitale spettano rimborsi per “i viaggi dalla città di residenza a Roma, l’alloggio (entro 1.800 euro mensili, il vitto (per un massimo di 81 euro al giorno)”. E Boeri risiede a Milano. L’Inps fa notare che il presidente comunque spende meno di quanto gli consentirebbe il regolamento a proposito di affitto (5.400 euro a trimestre) e vitto (4.860 euro a trimestre ipotizzando 20 giorni lavorativi al mese). Ma la questione è se sia il caso di mantenere questi privilegi. Anche perché l’Inps ha uno dei patrimoni immobiliari più grandi d’Italia. Possibile non ci fosse un appartamento a costo zero in cui trasferire Boeri?
Twitter: @SSansonetti