di Carmine Gazzanni
Con la cultura non si mangia, ebbe a dire qualche tempo fa il ministro dell’Economia pro tempore, Giulio Tremonti. E probabilmente – ahinoi – aveva anche ragione, vista la temperie tecnocentrica in cui viviamo. Ma non del tutto. Perché lo Stato, contrariamente a quanto si possa pensare, foraggia sì le opere culturali. Ma a patto che siano quelle che, già di per sé, incassano maggiormente. Sembrerebbe un incredibile paradosso ma per le opere cinematografiche è proprio così che funziona. Si chiamano “contributi incassi” e vanno alle produzione e agli autori di quei film che ai botteghini hanno venduto maggiormente. Tutto per via di una legge, da anni osteggiata ma mai toccata di una sola virgola (le malelingue parlano di inedite pressioni delle stesse produzioni cinematografiche). E così scopriamo che, secondo quanto emerge dalla relazione consegnata a Montecitorio dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, nel 2014 l’erario ha pagato profumatamente, tra gli altri, i classici cinepanettoni, cartoni animati e commedie di successo come quelle di Leonardo Pieraccioni o Antonio Albanese. Già, perché nessuno probabilmente mai si aspetterebbe ad esempio che il MiBac abbia premiato con un milione tondo tondo Qualunquemente, il fortunato film su Cetto La Qualunque. Così come nessuno si aspetterebbe di trovare il cartone animato sulle Winx (le fate ballerine) tra i beneficiari del contributo pubblico: 110 mila euro.
Ma a vincere la classifica dei più gettonati (nel vero senso della parola), la commedia Maschi contro femmine che ha ricevuto quasi 2 milioni di euro. A seguire, La prima cosa bella di Paolo Virzì (1,3 milioni), e La vita è una cosa meravigliosa (1,1), film diretto dal solito Carlo Vanzina, con Gigi Proietti e Vincenzo Salemme. E via via tutti gli altri. Dal (non) riuscito prequel di Amici Miei di Neri Parenti (290 mila euro), a Ex (190 mila euro) che annovera nel cast, tra gli altri, Fabio De Luigi e Claudio Bisio. Lo stesso Bisio, protagonista anche di Benvenuti al Sud, altro film “premiato” con 400 mila euro; lo stesso De Luigi, protagonista anche de “La peggior settimana della mia vita”, cui sono andati 600 mila euro.
AUTORI D’ORO – Come abbiamo detto, però, il ministero dei Beni Culturali ha pensato a premiare anche autori e sceneggiatori dei film di successo. Il contributo più alto, per il 2014, è andato a Carlo Verdone, con Io, loro e Lara (138 mila euro). Ma tra gli altri non poteva mancare, ancora una volta, Neri Parenti cui sono andati 120 mila per Natale in crociera. Ma, d’altronde, i cinepanettoni abbondano. E allora soldi anche agli sceneggiatori di Natale a Rio e Natale a Beverly Hills. E poi, tra gli altri premiati, anche Pieraccioni per Una moglie bellissima e Io e Marylin (100 mila euro totali). Senza dimenticare Federico Moccia, premiato dal ministero con 80 mila euro per Scusa, ma ti voglio sposare. Ecco, dal MiBAc a noi basterebbe solo uno “Scusa”. Punto.
Twitter: @CarmineGazzanni