La bufera di neve degli ultimi giorni ha bloccato mezza Italia. Dall’Abruzzo in giù, infatti, la penisola è bloccata. Anche Pescara ha dovuto chiudere le scuole per un’intensa nevicata caduta sulla città durante la notte e nelle prime ore del mattino. La decisione è stata comunicata dal Comune che si aggiunge alle decine di amministrazioni che già da ieri avevano adottato identico provvedimento. In Abruzzo sono una trentina i centri che hanno sospeso le lezioni; tra gli altri, Lanciano, Guardiagrele e Vasto in provincia di Chieti, Atri nel Teramano e Città Sant’Angelo e Penne in provincia di Pescara.
Anche peggiore la situazione in Molise, in piena emergenza per il gelo e con l’incubo del terremoto. Nella notte la terra ha continuato a tremare (altre 12 scosse) in tutta la regione. La situazione metereologica è peggiorata con le bufere di neve che sono diventate ancora più abbondanti e le temperature sono scese fino a 5 gradi sotto zero. A Campobasso sono caduti 50 centimetri di neve. Si è allungato, rispetto a ieri sera, l’elenco dei comuni dove oggi le scuole sono rimaste chiuse: sono 80 su 136, compresi molti centri a ridosso della costa. Ovunque sono al lavoro mezzi spartineve e si circola con difficoltà su molte strade.
Le nevicate sono state più intense sul versante adriatico dell’Appennino e lungo la costa fino alla Puglia. Molte scuole chiuse in provincia di Bari e nel Foggiano dove negli ultimi giorni le precipitazioni nevise sono state frequenti soprattutto sul versante settentrionale dei Monti Dauni. Problemi anche in Irpinia e nel Sannio: in molti comuni del Fortore e a Benevento le scuole sono rimaste chiuse, così come in alcuni comuni dell’alta Irpinia.
Per quanto riguarda i prossimi giorni, non c’è da aspettarsi grossi miglioramenti. Le temperature sono in calo con un’ulteriore diminuzione prevista nel corso della giornata sia al Nord che nelle regioni meridionali e nelle isole.