Carcere di Asti, 10 dicembre 2004: due detenuti vengono denudati, condotti in celle di isolamento prive di vetri nonostante il freddo, senza materassi, lenzuola, coperte, lavandino, sedie, sgabello. Viene loro razionato il cibo e impedito di dormire, sono insultati e sottoposti per giorni a percosse quotidiane con calci, pugni, schiaffi in tutto il corpo giungendo, nel caso di uno dei due, a schiacciargli la testa con i piedi. Ora la Corte europea dei diritti umani rende giustizia a quei detenuti, decidendo di dichiarare ammissibile il loro ricorso per tortura. Lo Stato italiano ha proposto una composizione amichevole di 45.000 euro per ciascuno dei due ricorrenti. La vicenda giudiziaria, infatti, in Italia si era conclusa con l’archiviazione delle guardie incriminate per l’inesistenza nel nostro Paese del reato di tortura. Ma ora a condannare l’Italia e i suoi imperdonabili ritardi ci pensa la Corte europea dei diritti umani.
24/11/2024
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