Per qualcuno la crisi sembra ormai un lontano ricordo. Per esempio dalle parti delle Generali. Il Leone di Trieste ha registrato nei primi 9 mesi del 2015 un utile netto di 1,7 miliardi, in crescita dell’8,7% e superiore al risultato segnato a fine 2014. I premi lordi superano i 54 miliardi, con una crescita del 5,1%. Le cifre sono state messe nero su bianco in una nota della compagnia assicurativa, che ha confermato l’aspettativa di un buon risultato sull’intero esercizio. “Siamo fiduciosi di poter terminare il 2015 con un utile netto significativamente superiore a quello del 2014, anche per effetto del buon contributo che ci attendiamo dall’ultimo trimestre dell’anno”, ha precisato il direttore finanziario Alberto Minali. Il manager ha ribadito quindi l’intenzione del gruppo di aumentare il dividendo, con l’impegno a pagare cedole cumulate oltre i 5 miliardi in 4 anni. Freddina la reazione del mercato: i risultati sembrano inferiori alle attese degli analisti, il consensus elaborato da Bloomberg indicava in particolare per il terzo trimestre un utile di 555 milioni, rispetto ai 420 milioni annunciati. Nel solo terzo trimestre, infatti, i risultati sono in calo, evento che il management definisce “stagionale”: gli utili a 420 milioni, in flessione del 18%, con un risultato operativo che scende del 9,3% a 1.061 milioni, frenato dal vita (-15% a 625 milioni), mentre aumenta la redditività del danni (+10,8% il risultato operativo del segmento, a 501 milioni).
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