Da conduttori televisivi ai comizi elettorali il passo è davvero breve. Nel futuro dei giornalisti c’è sempre di più la politica. Al punto che sorge spontanea la domanda alla Lubrano: sono troppo bravi i giornalisti o troppo scarsi i politici? Il dubbio è amletico. Limitiamoci alla cronaca. Gli ultimi casi riguardano Massimo Giletti, Bianca Berlinguer e Paolo Del Debbio. Ma c’è anche l’ex direttore del Corriere, Ferruccio de Bortoli, che in molti vorrebbero vederlo sulla poltrona di sindaco di Milano. Anche gli altri tre hanno ricevuto proposte dai partiti per una loro candidatura alle prossime amministrative. Ma i diretti interessati – almeno per il momento – hanno spedito al mittente le lusinghe. Giletti a Torino, Berlinguer a Roma e Del Debbio a Milano. Così i tam tam.
CHI LI CERCA
A volere il conduttore dell’Arena in corsa contro Piero Fassino è addirittura Silvio Berlusconi in persona. Giletti in cuor suo gongola e sarebbe pure affascinato dalla proposta, del resto negli ultimi tempi la sua conduzione è diventata molto più aggressiva, di pancia, populista. Con diversi politici si è sfiorata la rissa verbale. Quasi a ingraziarsi il pubblico, che comunque lo segue e lo apprezza da anni (lo testimoniano i suoi superascolti). Stesso discorso per Del Debbio. Il suo populismo può fare il pieno di voti, così come ha fatto con gli ascolti il suo Quinta Colonna. Il direttore del Tg3 invece non ne vuole sapere di scendere in campo per la poltronissima del Campidoglio. Seppure non dovesse essere la prescelta per la direzione della Newsroom, preferirebbe continuare a condurre il tiggì delle 19 e Linea Notte e magari avere un programma tutto suo. E pensare che il Pd compatto (anche la minoranza che contesta e le varie costole) in accordo con Sel sono pronti a farle ponti d’oro se accettasse la candidatura. Perché Marino viene tenuto in sella finché non si trova un candidato di centrosinistra capace di rintuzzare gli attacchi veementi che provengono soprattutto da destra. E con quel cognome e soprattutto con quella personalità e competenza, Bianca Berlinguer sarebbe molto apprezzata dai romani che non sopportano più Marino.
I PRECEDENTI
In attesa che i magnifici 4 diano una risposta definitiva, proviamo a ricordare i loro colleghi che invece hanno accettato di saltare il fossato. E quasi tutti con successo.
Badaloni, Marrazzo e recentemente Toti sono diventati governatori. Mineo, Mazzuca, Minzolini, Pionati, Giulietti parlamentari. Sassoli deputato europeo. Vigorelli è sindaco di Ponza, Gori di Bergamo. Anche Gruber, Guzzanti, Ferrara, Santoro, Bonaiuti, Furio Colombo e Gianni Letta hanno fatto le loro esperienze politiche, anche a grandi livelli. Per non parlare di Spadolini e Zavoli, degli ex direttori dell’Unità Veltroni e D’Alema e di tutta la squadra del Secolo d’Italia con Storace, Bocchino e Perina. Chiediamo scusa a tutti coloro che ci siamo dimenticati di citare. Chiudiamo invece con Mara Carfagna: chi potrà mai dimenticarla?