di Stefano Sansonetti
La solita battaglia di poltrone. In questo caso parliamo di Assoelettrica, l’associazione confindustriale che riunisce 120 imprese che assicurano il 90% dell’energia elettrica generata sul territorio nazionale. Ebbene, è già partita la corsa allo scranno di presidente. Oggi, sulla tolda di comando, è seduto Chicco Testa, ex presidente Enel, in tempi recenti diventato presidente di Sorgenia. Testa, il cui mandato scadrà la prossima primavera, non sembra proprio nelle grazie di Francesco Starace, Ad dell’Enel. Il quale sta cercando di concentrare l’attenzione proprio sulle rinnovabili (è appena il caso di ricordare che è stato Ad di Enel Green Power). In questa direzione Starace, che insieme ad altre aziende ha drasticamente ridotto i contributi ad Assoelettrica, sta provando a piazzare al vertice dell’associazione un profilo funzionale ai suoi progetti pro-rinnovabili.
I PROFILI
C’è chi sostiene che Starace starebbe puntando su Agostino Re Rebaudengo, attuale presidente di Assorinnovabili, associazione (stavolta non confindustriale) che rappresenta più di mille imprese attive nell’energia alternativa. Tra l’altro Re Rebaudengo è presidente e azionista di Asja Ambiente Italia, che è associata ad Assoelettrica. Insomma, un link che potrebbe favorirne l’ascesa al vertice dell’associazione confindustriale. Ma Re Rebaudengo potrebbe anche servire a spingere Assorinnovabili sotto il cappello di Assoelettrica. Anche perché molte società che aderiscono all’una, vedi Enel, Edison, Alpiq e altre, sono associate anche dell’altra. D’altro canto al vertice di Assoelettrica potrebbe arrivare un manager proprio dal mondo Edison, sempre con un focus sulle rinnovabili. Un dato è certo: Starace, che con l’Enel è il maggior “azionista” di Assoelettrica, non vuole più Chicco Testa. Ma l’Ad dell’Enel, come già raccontato da La Notizia, sta giocando anche un’altra partita di rilievo.
LE MOSSE
L’obiettivo è piazzare una figura amica al vertice del Gse, la società pubblica che gestisce circa 10 miliardi di euro l’anno di incentivi alle rinnovabili. In un primo momento la preferenza di Starace era caduta su Felice Egidi, responsabile affari regolatori di Enel Green Power. Qualcuno, però, ha fatto notare come non sia proprio da manuale sponsorizzare come Ad del Gse, che gestisce incentivi alle rinnovabili, un manager che lavora in Enel Green Power, società attiva nel settore delle rinnovabili. Così, a quanto filtra, Starace starebbe già puntando su un altro profilo: si tratta di Raffaele Chiulli, presidente di Safe (Sostenibilità ambientale fonti energetiche), un’associazione non profit che, tra gli altri, ottiene contributi proprio da Enel Green Power. Per il Gse sono in lizza anche due figure interne: uno è il direttore della divisione operativa Francesco Sperandini, supportato dal sottosegretario di palazzo Chigi, Claudio De Vincenti, e dal direttore generale del Mise per il mercato elettrico e le rinnovabili, Rosaria Romano; l’altro è Vinicio Vigilante, direttore della gestione e del coordinamento generale del Gse, che pare godere della sponsorizzazione di un nutrito gruppo di parlamentari.
Twitter: @SSansonetti