La Rai e il servizio pubblico. Essere o non essere? Croce e delizia di Viale Mazzini. Da una parte gli obblighi imposti dalla concessione avuta dallo Stato. Dall’altra la grande voglia di seguire l’onda delle tv commerciali per partecipare alla divisione della torta del mercato pubblicitario. Il governo Renzi continua a battere su un unico tasto: una Rai culturale e di servizio. Tra meno di un anno scade la convenzione e a Viale Mazzini non vogliono perdere i soldi del canone. Ma la tentazione di fare cassa c’è sempre. Il serpente tentatore striscia (Ricci non c’entra) tra le reti.
A COSTO ZERO
L’ultimo caso riguarda una trasmissione di Raidue, nata così all’improvviso, quasi per scommessa. Più che altro per occupare uno spazio nel weekend, alle 10:30 del mattino. Per parlare degli amici a quattro zampe. Il direttore di rete Angelo Teodoli si fa prestare dal Tg2 la conduttrice (Lisa Marzoli) che essendo interna non deve essere pagata (ha già lo stipendio da giornalista), così come la squadra di produzione e il regista vengono scelti interni alla Rai. A costo zero Cronache animali conquista fette di ascolto importanti. Nelle ultime puntate il programma prende la linea sotto il 4% di share e la lascia all’11% (la media è tra il 7 e l’8%). La trasmissione si può definire di servizio pubblico, anche se i protagonisti sono Fido e Pallino. Le numerose persone in possesso di un animale scrivono, intervengono, pongono quesiti che la trasmissione cerca di risolvere. Che cosa devono mangiare gli animali per evitare di diventare diabetici, che fare se sono sottopeso e così via. Tra la conduttrice e il pubblico si crea uno splendido feeling e gli ascolti crescono.
LA STRISCIA
Cronache animali ha talmente successo che a Raidue decidono di farne una striscia quotidiana, dal lunedì al venerdì, sempre alla stessa ora. Con al sabato il meglio della settimana. Per tutta l’estate vedremo le puntate invernali rimontate e rivisitate con la Marzoli in studio come conduttrice e non in replica. Ma dalla prossima stagione invernale cambia tutto. Si riparte dalla striscia, ma con un nuovo conduttore. La Marzoli – suo malgrado – è costretta a cedere il posto. Non per demeriti bensì perché è una giornalista e quindi non può condurre trasmissioni cha abbiano a che fare con la pubblicità e il marketing. Ma Cronache animali è un programma di servizio pubblico e quindi dov’è la pubblicità? Macché. Lo era. Dalla prossima stagione si sfrutta la gallina dalle uova d’oro. Scatta l’operazione product placement e anche gli animali mangeranno prodotti di brand. Non si tratta di pubblicità occulta perché alla fine si viene a sapere (magari nei titoli di coda) quali aziende partecipano. Sta di fatto che ci vuole un conduttore e non un giornalista. Ma il conduttore ha anche un agente (la cui pressione si fa sempre sentire dalle parti di Viale Mazzini) e la trasmissione necessita di nuovi autori, registi e produzioni esterni. Evviva la pubblicità! La Rai incasserà pure ma dovrà spendere per pagare l’ingaggio alla nuova squadra. Addio costo zero, dunque. Morale della favola: arriva Massimiliano Ossini (scuderia Capecchi) e la Marzoli torna al Tg2. Dovrà riconquistare quella conduzione che aveva prima di essere prestata alla rete. Verrebbe proprio da dire: è la stampa bellezza!