Aspasso il lunedì ci sono sempre andati soltanto le sciampiste, i calciatori e gli allenatori. Gli altri hanno dovuto lavorare. Addirittura molti giocatori si sono sposati nel primo giorno della settimana. Essendo l’unico consacrato al riposo. Da qualche anno a questa parte invece c’è il Monday Night e chi è di turno è costretto a scendere in campo.
monday night
Lunedì prossimo tocca a Lazio e Roma, che oltre alla supremazia stracittadina si giocano il secondo posto in campionato dietro la Juve campione. Un piazzamento d’onore che vale l’accesso diretto in Champions League e 50 milioni di premio: il vero trofeo per le due squadre romane e il Napoli, l’altro club in corsa. Sul fatto che neanche a 180 minuti dalla fine le partite decisive si siano potute giocare in contemporanea ci sarebbe da ridire molto, ma purtroppo in Lega calcio esistono figli e figliastri. Sta di fatto che la Lazio che ha giocato mercoledì non può giocare domenica perché quattro giorni sono pochi per recuperare le forze. La Juve, invece, che ha giocato lo stesso mercoledì sera gioca addirittura un giorno prima (di sabato pomeriggio). Tutti felici e contenti tranne Roma e Napoli. I giallorossi perché hanno giocato tutta la stagione il mercoledì e la domenica, avendo fatto le Coppe, e invece la Lazio, per una volta, non lo fa. Il Napoli non voleva concedere vantaggi alle rivali giocando prima.
CONCEDERE IL BIS
Ma lunedì è anche il giorno di Carlo Ancelotti. Il tecnico che negli ultimi anni ha vinto di più e che nonostante i suoi successi ha sempre la panchina rovente sotto i glutei. Ha vinto tutto con Milan e poi è andato via. Idem con il Chelsea e alla guida del Psg in Francia. E ora sembra inevitabile anche il divorzio dal Real Madrid, l’anno dopo aver vinto la Decima Champions della storia del club galattico. Carletto potrebbe tornare al Milan, sfruttando l’onda boomerang tanto di moda in questo ultimo periodo tra gli allenatori di calcio. Dopo diversi anni Mourinho è tornato al Chelsea, Mancini all’Inter, Gasperini al Genoa. Anche Lippi riprese l’Italia. Mancano solo Spalletti alla Roma e Mazzarri alla Samp. La vita è davvero un campionato di andata e ritorno.