Passa l’esame della Camera la riforma della Scuola con 316 voti a favore, 137 contrari ed un astenuto. Ora il testo passerà al vaglio del Senato. Proprio a Palazzo Madama si prevede battaglia per cambiare qualcosa del testo. E lì Matteo Renzi non gode certamente di un largo margine. Quindi qualcosa potrebbe pure concedere. Una lettera, firmata da una cinquantina di deputati di Area Riformista, è stata promossa da Roberto Speranza e Gianni Cuperlo per chiedere ai senatori dem “l’impegno del Senato per portare a ulteriori e necessari cambiamenti” alla riforma della scuola che già alla Camera, sostengono i promotori, ha risolto alcuni “punti critici”. Promette battaglia la Cgil di Susanna Camusso che ha osteggiato il disegno sulla “buona scuola” sin dall’inizio: “Con il voto di oggi non si chiude la battaglia ma la battaglia continua”., ha detto il segretario generale della Cgil.
La minaccia dei Cobas è ora quella di bloccare gli scrutini. Ma il premier commenta: “Sarebbe errore clamoroso – Il blocco degli scrutini? “Se vorranno farlo hanno tutto il diritto di farlo, ma sarebbe un errore clamoroso perché va contro i ragazzi e le famiglie. Il punto è: possiamo dire che l’Italia è di tutti e non solo dei sindacati? Si, possiamo dirlo”. Blocco degli scrutini non previsto per i ragazzi degli ultimi anni come confermato da Unicobas, Cobas e Usb all’Autorità di garanzia degli scioperi.