Avete trovato il numero 1 della prima serie di Diabolik, quella del 1962 per intenderci, dentro uno scaffale dimenticato chissà da chi e chissà da quanto tempo? Bè, potreste avere tra le mani un potenziale assegno da 5.000 euro. Certo, bisogna vedere anche in condizioni è, perché per avere “mercato” deve, nonostante gli oltre 50 anni, essere praticamente perfetto. Entriamo nel fantastico mondo dei collezionisti. Come guida scegliamo Loredana, l’esperta della fumetteria capitolina La Pulce. «Le condizioni del volume sono essenziali – ci dice – perché basta veramente poco per renderlo non “collezionabile” e quindi con un valore molto inferiore, se non nullo in caso di pagine segnate o in parte danneggiate». Diabolik è nettamente in testa alla classifica dei fumetti da collezione, considerando che il numero 1 della prima ristampa, fatte sempre salve le ottime condizioni, viene scambiato per 1.500 euro, più o meno la stessa cifra chiesta per il numero 1 di Topolino del 1949. Come richiesta di mercato, prima dell’eroe Disney c’è quello più amato della Bonelli e cioè Tex, che nello specifico è il Tex Gigante, visto che in precedenza veniva stampato in strisce. Considerate le tante ristampe uscite, per capire il numero della serie è stato addirittura realizzato un libro che ne elenca le caratteristiche diverse. «Orientarsi senza aiuto è difficile – dice ancora Loredana – perché oltre alle tante ristampe tutte simili, negli anni ‘60 hanno stampato anche versioni censurate. All’epoca una spalla scoperta o una gonna troppo corta non passavano il visto». Il numero 1 di Tex Gigante originale però non supera i 1.000 euro, nonostante abbia più mercato di Topolino.
GLI ALTRI EROI
Il divario tra queste storiche testate e il “resto” del fumetto italiano è abissale. Il numero 1 di Dylan Dog può arrivare a 250 euro, quello dell’Uomo Ragno Corno a 200, ma solo se completo del manifesto che aveva all’interno, altrimenti non va oltre i 50. Più facile trattare le collezioni complete degli anni 80 e 90. Quella edita dalla Star dell’Uomo Ragno arriva ad esempio sui 700 euro. Gli eroi Marvel (oltre all’Uomo Ragno, Thor, Capitan America, i Fantastici 4, Iron Man e via discorrendo) hanno comunque un buon ritorno di mercato, grazie ai film che sono usciti negli ultimi anni. Meno richiesti invece i DC Comics, con Batman che piace più di Superman.
IL MERCATO E LA CRISI
Ma quanto ha influito la crisi economica su questo mercato, che ha subito diversi colpi in passato dall’evoluzione di altri mezzi di comunicazione e particolarmente da internet? Un bel po’ secondo Loredana, ma senza però colpirlo in maniera mortale. «In assoluto il collezionismo dei fumetti è stato frenato dalla crisi degli ultimi anni, ma i prezzi non sono calati in maniera particolare, perché i pezzi più ricercati tengono comunque. Chi colleziona generalmente ha un’età superiore ai 40 anni e una buona disponibilità economica. L’interesse si è spostato, per quel che riguarda i più giovani, soprattutto sui manga giapponesi. Serie già terminate come Naruto, One Piece e Dragon Ball, hanno tante richieste e i prezzi tutto sommato sono ancora abbordabili. Questa, tra un po’ di anni, potrebbe diventare la nuova frontiera del collezionismo».