Non si placano le tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord. Nell’ultimo sviluppo della difficile situazione che sta coinvolgendo Pyongyang e Washington, il Pentagono ha fatto sapere che dispiegherà nel territorio di Guam il sistema avanzato di difesa missilistico conosciuto come Terminal High Altitude Area Defense System, per difendere le basi americane nel Pacifico dalle minacce lanciate dalla Corea del Nord. Nella regione Washington ha già dispiegato bombardieri, velivoli invisibili al radar e navi.
Il dispiegamento del sistema Thaad, spiega il Pentagono, “rafforzerà le capacità di difesa per i cittadini americani nel territorio di Guam e delle forze Usa” di stanza nell’area. Washington, si legge nella nota, “continua a esortare la leadership nordcoreana a cessare le minacce provocatorie e a scegliere la strada della pace, rispettando i suoi obblighi internazionali”. Gli Usa, conclude il comunicato, “restano vigili di fronte alla provocazioni nordcoreane e sono pronti a difendere il territorio statunitense, gli alleati, e l’interesse nazionale”.
Poche ore prima il segretario alla Difesa Usa, Chuck Hagel, in un discorso alla National Defense University, aveva definito la retorica di Pyongyang un reale pericolo e una chiara minaccia per gli Stati Uniti e i loro alleati nel Pacifico. Esiste, ha affermato Hagel, una strada verso la pace nella penisola coreana, ma questo percorso non comprende minacce nucleari né azioni provocatorie.
Ieri la Corea del Nord aveva annunciato che riavvierà il complesso nucleare di Yongbyon, chiuso nel 2007 nell’ambito dei colloqui internazionali sul disarmo nucleare. Mentre oggi ha bloccato l’accesso ai lavoratori sudcoreani di accedere al complesso industriale di Kaesong, gestito congiuntamente con Seul.