Il focolaio libico ha convinto l’ambasciata italiana a richiamare i propri connazionali dando indicazione di lasciare “temporaneamente” la Libia. Un richiamo quello della Farnesina che c’era già stato due settimane fa visto che già da allora la situazione della sicurezza in Libia si è aggravata anche a causa dell’avanzata dei miliziani jihadisti legati all’Isis. Già presenti in Cirenaica, gli affiliati allo Stato islamico hanno di recente preso di mira Tripoli e rivendicato l’attacco kamikaze all’hotel Corinthia del 27 gennaio. In quell’attentato hanno perso la vita almeno cinque persone straniere. E ieri al Consiglio europeo il premier, Matteo Renzi, ha invitato l’Europa a non sottovalutare la situazione libica paragonandola a quella ucraina. Insomma un focolaio pronto ad esplodere.
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