di Stefano Sansonetti
Galleria d’arte Cgil, verrebbe quasi da dire. Anzi, potrebbe anche risultare un po’ riduttivo, se soltanto si considera la quantità di tele e sculture accumulate nel corso degli anni. Già, perché nelle numerose sedi del sindacato, tra centro confederale, federazioni di categoria e camere del lavoro, è custodita la bellezza di 252 opere, rappresentative di 164 autori. Più un museo, effettivamente. All’interno della collezione, neanche a dirlo, spuntano tutti i più importanti artisti italiani del “realismo sociale”, sempre molto attento ai temi del lavoro.
Tra questo non poteva mancare Renato Guttuso, di cui il sindacato guidato oggi da Susanna Camusso possiede due opere. Della stessa corrente fa parte anche Giuseppe Migneco, anche in questo caso presente nella raccolta con due opere. Sono invece ben quattro i pezzi di Carlo Levi, non soltanto pittore ma anche scrittore, in tale veste autore del romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”. A impreziosire la collezione, poi, c’è anche una scultura di Mario Ceroli, uno degli artisti italiani più famosi a livello internazionale, partito dalla pop art, passato attraverso all’arte povera e affermatosi con le sue “sagome di legno”. Ma i nomi famosi, nell’elenco dei 164 autori, sono tanti altri: Ernesto Treccani, Toti Scialoja, Alberto Sughi, Achille Perilli, Piero Guccione, Gacomo Manzù e Umberto Mastroianni.
Impossibile sapere quanto valga la collezione, anche se non si tratta certo di spiccioli. Su tutto questo tesoretto, peraltro, vigila con dedizione e inflessibilità la curatrice Patrizia Lazoi. La raccolta è anche visibile al pubblico su prenotazione: “gratuitamente”, fanno sapere al telefono dall’organizzazione. Ma oltre al valore delle opere, è presumibile che un po’ di soldi possano essere ricavati dai prestiti dei pezzi alle varie mostre. Esiste anche un catalogo della “galleria”, scritto qualche anno fa proprio dalla Lazoi. Si tratta di due ponderosi volumi fotografici che peraltro sono acquistabili al prezzo di 120 euro. L’edizione è curata dalla Ediesse, la società editrice del sindacato di Corso d’Italia, che come ha raccontato La Notizia nei giorni scorsi pubblica i libri di diversi parlamentari di area centro-sinistra. Tra i tanti spiccano Enrico Letta, Cesare Damiano e Guglielmo Epifani, già segretario generale.
@SSansonetti