dalla Redazione
Almeno 130 mila persone hanno manifestato a Bruxelles contro le misure di austerità previste dal nuovo governo. Nel mirino i tagli alla spesa pubblica per 11 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, e l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni (oggi in Belgio si va in pensione a 65 anni). Altri tagli riguardano la cultura e la ricerca. Le misure economiche sono state prese dal nuovo governo costituito da liberali e da nazionalisti fiamminghi, entrato in carico nel mese scorso e guidato da Charles Michel.
Si va avanti verso lo sciopero generale che ci sarà il prossimo 15 dicembre. “Occorre fare sacrifici, certo”, ha detto la leader dei socialisti belgi ed ex ministro Laurette Onkelinx, “ma il cocktail di misure proposte dal governo è particolarmente ingiusto. Le grandi imprese e i detentori di grandi capitali non partecipano alla solidarietà. Di contro, diminuiscono i salari, si riducono le pensioni, e si tocca la sicurezza sociale”.