di Vittoria Patanè
La Nato ha lanciato un’allerta. Negli ultimi due giorni è stato rilevato un “insolito” aumento di attività di aerei militari russi sul Mar Nero, Mar Baltico e Mare del Nord. Lo ha riferito il portavoce dell’Alleanza, Jay Janzen, aggiungendo che le manovre nello spazio aereo internazionale sono state condotte da quattro gruppi composti da bombardieri strategici Tu-95 Bear H, caccia MiG-31 e altri tipi di aerei da guerra russi. In risposta a questa attività, ha fatto sapere la Nato, sono intervenuti caccia partiti da Norvegia, Regno Unito, Portogallo, Germania e Turchia. Sono intervenuti inoltre jet della Danimarca e aerei di Finlandia e Svezia, che non sono membri della Nato. In tutto i voli militari russi intercettati sarebbero 26. Non sono stati registrati incidenti ma si tratta di attività aeree di proporzioni “inusuali”, ha spiegato la Nato, aggiungendo che ancora a metà pomeriggio di ieri stava tracciando alcuni velivoli russi.
IL RISCHIO
Secondo l’Alleanza “rappresentano un rischio per l’aviazione civile, perché non hanno piani di volo o non usano trasponder, quindi il controllo aereo civile non può vederli né assicurare che non interferiscano con i voli civili”. Le manovre degli aerei russi “sono attività che non interessano lo spazio aereo italiano” rende noto l’Enav, aggiungendo che “non c’è un’allerta” in Italia. Il portavoce del comando operativo delle forze armate della Norvegia, Brynjar Stordal, ha dichiarato che gli F-16 norvegesi hanno intercettato una formazione di bombardieri Bear e aerei cisterne a ovest della Norvegia. I tanker si sono poi diretti verso nord, mentre i bombardieri hanno continuato a volare in direzione sud verso lo spazio aereo internazionale che si trova a ovest di Spagna e Portogallo. “Abbiamo diversi di questi incidenti, circa 40 all’anno”, ha detto Stordal, aggiungendo che “ciò che distingue questa da alcune altre missioni già viste da parte russa è che la formazione era un po’ più grande di quella che vediamo di solito e che sono andati un po’ più a sud di quanto fanno solitamente”. All’avvicinarsi degli F-16 portoghesi di otto apparecchi russi in formazione sull’Atlantico, sei hanno invertito la rotta ma altri due, bombardieri Tu-95, hanno continuato verso la Gran Bretagna dove sono stati presi in consegna dai caccia della Raf prima e norvegesi poi. Gli aerei russi – in silenzio radio – non hanno sottoposto alla Nato alcun piano di volo né hanno preso contatto con le autorità civili, il che rappresenta “un rischio potenziale per i voli civili”.
TENSIONI
Le tensioni fra la Nato e la Russia sono aumentate da quando Mosca a marzo ha annesso al suo territorio la penisola di Crimea, fino a quel momento parte dell’Ucraina. L’aviazione militare britannica ha intercettato un aereo privato civile, probabilmente lettone, e l’ha fatto atterrare all’aeroporto di Stansted dopo che aveva interrotto o perso le comunicazioni con la torre di controllo.