dalla Redazione
La Gran Bretagna alza il tiro e sulla possibilità che l’Europa chieda degli extra-versamenti ad alcuni Paesi membri David Cameron, ha chiesto una riunione immediata. Con lui ci sarebbe anche il premier italiano, Matteo Renzi, e l’olandese Mark Rutte.Secondo il Financial Times alcuni Stati dovrebbero versare una sorta di conguaglio alle casse di Bruxelles: l’Italia rischia di dover versare circa 340 milioni extra alla Commissione in base al ricalcolo del Pil e dei relativi contributi Iva negli anni dal 1995 al 2013. Una cifra che potrebbe essere rivista: il dato esatto sarà reso noto a novembre. A pagare il tributo più alto sarà proprio la Gran Bretagna, con 2,125 miliardi di euro, mentre sconti di 779 milioni e 1,02 miliardi sono previsti rispettivamente per Germania e Francia.
Il ricalcolo del Pil è nato per rendere i criteri più simili all’economia di cui essi sono espressione. Sono stati inseriti nell’attività economica una serie di attività illegali (traffico di droga, prostituzione e contrabbando di sigarette o di alcool), si è riconsiderata la spese per investimento degli acquisti pubblici di armamenti e degli oneri per ricerca e sviluppo. Con i nuovi criteri il Pil 2013 è salito a ben 59 miliardi di euro (+3,8%). Influendo quindi sul rapporto debito/Pil che è sceso di ben quattro punti percentuali. Ora è arrivato il conto amaro da pagare subito: 340 milioni.