di Stefano Sansonetti
Per carità, come ministro degli esteri è assolutamente normale che viaggi con una certa frequenza. Quello che però salta all’occhio, nei trasferimenti sin qui effettuati da Federica Mogherini, ora nominata Alto rappresentante della politica estera Ue, è l’utilizzo di voli di Stato su tratte che sono servite da numerose compagnie aeree. Modus operandi, a dir la verità, che in qualche circostanza ha contraddistinto anche i viaggi del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, e di vari rappresentanti delle prefetture. Il fatto è che i voli di Stato, dopo gli incredibili abusi del passato, oggi sono disciplinati da un paio di provvedimenti: una direttiva firmata il 23 settembre 2011 dall’allora premier, Silvio Berlusconi, e una circolare del 10 maggio 2013 predisposta all’epoca del governo di Enrico Letta. Cosa dicono? Semplice, che per i trasferimenti dei ministri bisogna usare i voli di linea, quelli offerti dalle compagnie. Solo se si dimostra, con apposita documentazione, che questa opzione non è possibile, allora si può fare richiesta di un volo di Stato. Il quale, va da sé, costa molto di più.
La situazione
Da quando a fine febbraio il governo di Matteo Renzi si è insediato, in base all’elenco redatto dall’apposito ufficio di palazzo Chigi, risultano 56 voli di Stato. La maggior parte, per la precisione 21, riguarda le prefetture che si sono mosse per ragioni sanitario-umanitarie. Subito dopo ci sono 18 trasferimenti della Mogherini, tutti relativi agli ultimi 4 mesi (maggio-agosto). Normale, dicevamo, per un ministro degli esteri. Ma molte delle tratte in questione erano servite da voli commerciali. Il ministro, per esempio, il 23 luglio scorso (un mercoledì) ha preso un volo di Stato Bruxelles-Roma. Basta fare una rapida ricerca per rendersi conto che di mercoledì questa tratta si può affrontare con spostamenti garantiti da Alitalia, Iberia, Vueling, British Airways, Brussels Airlines. Il 3 giugno (martedì) è stata la volta di un Vienna-Roma. Anche qui tratta servita, il martedì, da Alitalia, Meridiana, Austrian e Air Berlin. Ancora martedì 24 giugno (martedì) la ministra è andata da Roma a Bruxelles.
Gli altri
La ministra Guidi, dal canto suo, lunedì 12 maggio ha fatto un Roma-Atene-Roma, in un giorno della settimana in cui sono operative Alitalia, British, Iberia, Easyjet, Olympic Air, Aegean, Vueling. Non meglio specificati rappresentanti del ministero dell’interno hanno usato un volo di Stato lunedì 30 giugno per un Roma-Catania-Roma, laddove si sarebbe potuto fare affidamento su Alitalia, British, Iberia, Vueling. Per carità, si può immaginare che per ciascuno di questi viaggi i diretti interessati abbiano fatto pervenire idonea documentazione circa l’impossibilità di optare per le soluzioni commerciali. Di sicuro ieri La Notizia, via telefono ed e-mail, ha chiesto delucidazioni sul punto a palazzo Chigi. Senza ottenere risposta. Nel frattempo la flotta di Stato continua a costare molto. I 3 Airbus 319, i 5 Falcon 900 e i 2 elicotteri AW 319, secondo stime riferite al 2013, drenano qualcosa come 22 milioni l’anno.
Twitter: @SSansonetti