Dalla Redazione
Seduta interlocutoria per le Borse europee, che dopo i rialzi di ieri seguiti agli interventi della Bce hanno vissuto una giornata tranquilla. Gli investitori hanno sposato un atteggiamento prudente dopo il dato peggiore delle attese sulla disoccupazione Usa. Indicatore che, da una parte, rappresenta un segnale d’allarme sulle condizioni dell’economia americana, ma che, dall’altra, allontana il rischio di un imminente rialzo dei tassi da parte della Fed. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso a -0,11%.
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione si sono messe in luce le banche: gli analisti di Citigroup ritengono che gli esiti dell’asset quality review della Bce saranno migliori di quanto temuto. Bene anche A2a, mentre ha perso terreno Exor: il mercato torna a interrogarsi su un possibile rafforzamento patrimoniale di Fiat. Sul mercato dei cambi, l’euro si mantiene sotto la soglia di 1,30 dollari ed e’ indicato a 1,2960 contro 1,2945 ieri in chiusura.
La moneta unica vale anche 135,97 yen (136,22 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 104,91 (105,22). In deciso ribasso, infine, il prezzo del petrolio: il future ottobre sul wti cede l’1,15% a 93,37 dollari al barile.
Alla chiusura dei mercati europei, Wall Street è debole. Il Dow Jones è in ribasso frazionale, il Nasdaq e l’S&P 500 arretrano dello 0,2%.
Scende ancora lo spread tra Btp e Bund e si attesta a 132 punti base.