Dalla Redazione
Il bilancio del conflitto tra Hamas e Israele si fa sempre più drammatico. Un bambino di cinque anni è stato ucciso nel Neghev occidentale da un colpo di mortaio palestinese sparato da Gaza. Si tratta della quarta vittima civile in Israele dall’inizio del conflitto. Israele ha già annunciato il richiamo di 10 mila riservisti e il premier dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu è stato durissimo: “Hamas pagherà cara la morte di un bambino israeliano”.
Mentre Israele con due nuovi raid israeliani sulla Striscia ha causato la morte di cinque palestinesi. Tragico il bilancio del quarantaseiesimo giorno di guerra con tanti giovani che ci stanno rimettendo la vita. Almeno stando ai dati diffusi finora sarebbero una sessantina le vittime israeliane, oltre 2 mila quelle palestinesi. La risoluzione internazionale sembra ormai inevitabile. E sul tavolo del Consiglio di sicurezza dell’Onu è arrivato il progetto di Gran Bretagna, Francia e Germania per mettere fine al conflitto con un immediato cessate il fuoco.
Condanne a morte da parte di Hamas che ha giustiziato 18 palestinesi a Gaza con l’accusa di aver collaborato con Israele. Secondo Hamas gli attacchi di Israele sarebbero avvenuti sulla base di informazioni riservate fornite dalle presunte spie. Così è partita la caccia all’uomo.