Dalla Redazione
Matteo Renzi scende in campo in prima persona per tentare di sbloccare l’affare Marò. Il premier, come si apprende dal sito istituzionale di Palazzo Chigi, ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro Indiano, Narendra Modi. “I due leader, si legge sul portale, hanno condiviso l’importanza di un rilancio dei rapporti bilaterali tra le due democrazie, sia per quanto riguarda gli scambi, sia per la cooperazione internazionale e nel quadro Ue, e hanno affrontato il caso dei due Fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per il quale il Presidente del Consiglio auspica una rapida soluzione positiva”.
Pochi giorni fa la corte Suprema di Nuova Delhi aveva autorizzato il rinnovo per altri due anni delle garanzie bancarie riguardanti la libertà dietro cauzione di Girone e Latorre. Si tratta di due titoli depositati in una banca di Kochi, in Kerala, nel giugno 2012, ciscuno da 10 milioni di rupie (vale a dire, con il cambio di allora, 143mila euro). Un deposito che aveva consentito ai due marò di lasciare il luogo di detenzione, creato all’interno di una scuola della città
Girone e Latorre, la settimana scorsa, hanno ricevuto la visita di del ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Dopo il colloquio la Pinotti aveva detto di aver spiegato ai due Fucilieri di Marina “a situazione e il lavoro che stiamo facendo – ha raccontato -. Ho avuto piacere di poter parlare con loro e li ho trovati, certo, preoccupati, ma con un senso di dignità e onore che rispecchia la loro scelta di essere militari. Sono con le loro famiglie che li circondano d’affetto ma è un fatto che sono qui e non in Italia”.