Dalla Redazione
Una speranza contro l’Ebola. Secondo l’Oms in pochi mesi potrebbe essere messo in circolazione un vaccino contro il terribile virus che continua a mietere vittime in Africa (sarebbero salite a 961). Per fronteggiare l’epidemia (divenuta per l’Oms un’emergenza internazionale) nelle prossime settimane si ricorrerà all’uso di farmaci sperimentali. Così come è stato fatto con il siero ZMapp, usato nei confronti dei due missionari americani infettati e che sta dando buoni risultati. “Divento più forte ogni giorno – ha scritto Kent Brantly, il medico attualmente in isolamento ad Atlanta – e ringrazio Dio per la sua misericordia perchè ho combattuto questa terribile malattia”.
Per quanto riguarda il vaccino l’Oms potrebbe acccelerare sulla sperimentazione già nei prossimi giorni. “Il nostro obiettivo è di iniziare i test a settembre – ha spiegato il direttore del dipartimento immunizzazione dell’Oms Jean-Marie Okwo Bélé in un’intervista alla radio francese Rfi- prima negli Usa e poi sicuramente in un paese africano, visto che è lì che abbiamo i casi. Verso fine anno potremmo avere i risultati, e trattandosi di un’urgenza si può pensare a delle procedure accelerate per averlo a disposizione nel corso del 2015”. Le nuove procedure per i test potrebbero scaturire dalla riunione del comitato di esperti di bioetica e medicina che l’Oms riunirà lunedì prossimo. “Ci si può chiedere se è giusto fare una sperimentazione in una situazione di emergenza – afferma Stefano Vella, direttore del dipartimento del farmaco dell’Iss – ma d’altra parte senza l’emergenza nessuno si muove. E’ un po’ come ai tempi di Jenner, l’inventore dei vaccini, che sperimentò il suo su suo figlio per proteggerlo dal vaiolo”.