Dalla Redazione
Nessuna pace per Gaza. Il sogno di un cessate il fuoco definitivo è tramontato allo scadere della tregua di 72 ore iniziata lunedì e rispettata da entrambe le fazioni. Pochi minuti dopo è ricominciato il lancio di missili da parte di Hamas verso Israele. Sirene di allarme anti razzi sono risuonate nel Sud dello stato ebraico. Immediata la reazione di Tel Avic, con il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Moshe Yalon che hanno dato ordine all’esercito di rispondere “con forza” al lancio di razzi di Hamas.
Sono ricominciati dunque i raid sulla Striscia di Gaza. L’aviazione israeliana ha colpito e distrutto diversi obbiettivi militari, come confermato dal portavoce di Tel Aviv Peter Lerner: “Questa mattina a seguito del rinnovato lancio di razzi su Israele, l’esercito ha colpito siti terroristici nella Striscia. La cattiva decisione di Hamas – ha proseguito Lerner – di infrangere il cessate il fuoco, sarà perseguita”. “Continueremo – ha concluso – a colpire Hamas, le sue infrastrutture i suoi operativi e riporteremo la sicurezza per lo stato di Israele”.