Dalla Redazione
L’Argentina crolla di nuovo al tappeto, ammazzata dalla Finanza. Per la seconda volta in 13 anni il governo di Bueons Aires è stato costretto a dichiarare il default. L’accordo con gli hedge fund non è stato raggiunto e la deadline per il pagamento dei titolari di bond che hanno accettato il concambio è stata oltrepassata senza che sia stato effettuato.
“L’Argentina ha scelto il default. Il mediatore ha proposto numerose soluzioni creative ma l’Argentina ha rifiutato di considerarle” ha spiegato Elliot Management, l’hedge fund che insieme ad altri fondi ha fatto causa all’Argentina mettendola ko. Buenos Aires però nega il default, che si ha quando non si paga: “l’Argentina ha pagato ma i fondi – afferma il ministro dell’Economia, Axel Kicillof – sono stati bloccati. E la responsbailita – secondo il ministro sudamericano “è del giudice Thomas Griesa, che non ha capito la complessità del caso ed è andato al di là della sua giurisdizione”.
A nulla è servito l’intervento in extremis delle banche argentine: la proposta degli istituti di credito agli hedge fund di acquistare i bond e rimborsare interamente i fondi non é andata a buon fine.
Che le trattative non sarebbero state facili fra gli hedge fund e l’Argentina lo si è capito subito dopo l’arrivo a New York del ministro dell’Economia, Axel Kicillof. Kicillof ha duramente attaccato le agenzie di rating, defininendole “non credibili”. Il ministro ha provato a rassicurare i suoi concittadini: “State calmi, domani e’ un altro giorno e il mondo continua a girare. La vita va avanti anche senza un accordo sul debito”. Il governo di Buenos Aires – secondo Kicillof – “non puo’ rispettare la sentenza americana. Gli hedge fund hanno cercato di imporci qualcosa di illegale”. “Deafult non è una mera condizione tecnica – ha detto il mediatore Pollack – è un evento reale e doloroso che avrà un impatto sulla gente normale: i cittadini argentini, i titolari di bond che hanno aderito al concambio (che non riceveranno il pagamento degli interessi) e gli hedge fund (che non riceveranno il pagamento che la Corte aveva garantito). Le conseguenze del default non sono prevedibili ma di certo non sono positive”.