Dalla Redazione
Quello di Gaza, aquasi tre settimane dall’inizio dei raid israeliani, è ormai un bagno di sangue. Sono stati colpiti quartieri popolari, ospedali, palazzi, persino una scuola dell’Onu divenuta ricovero di sfollati. E il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 800 morti. Una situazione insostenibile, persino per gli Usa, i più fidati alleati di Israele. E così Washington ha deciso di intervenire per bloccare il massacro.
Il segretario di Stato Usa John Kerry avrebbe presentato alle parti una bozza di cessate il fuoco per il conflitto a Gaza. Lo rivelano vari media secondo cui il testo come primo passo prevede, da domenica, una tregua temporanea di una settimana. Durante questo lasso di tempo, Israele e Hamas – grazie alla mediazione internazionale – comincerebbero a negoziare su punti di sicurezza, economici e politici per un accordo duraturo.
Nell’accordo è previsto il fatto che durante la tregua di una settimana le forze israeliane non lascerebbero del tutto la Striscia. Questo sarebbe uno dei temi più contestati dai palestinesi. Durante il cessate il fuoco di una settimana, le parti si incontrerebbero al Cairo per confrontarsi tramite la mediazione egiziana. Per la pace Israele chiede il disarmo dei razzi di Gaza e dei tunnel. Hamas la riparazione dei danni subiti dalla Striscia.
Hamas avrebbe aperto alla possibilità di una tregua.
Intanto il sistema antimissili Iron Dome ha intercettato quattro razzi sull’area grande di Tel Aviv e zone limitrofe a nord della città dove poco prima sono risuonate le sirene di allarme.