Dalla Redazione
Una batosta da 23,6 miliardi di dollari all’industria del tabacco. Arriva dalla Florida, dove una giuria ha comminato la maxi sanzione alla Reynolds American, azienda che produce le sigarette Camel. L’azione giudiziaria era stata promossa da Cynthia Robinson, vedova di un fumatore morto di cancro ai polomoni nel 1996, a 36 anni. Alla pena sono stati aggiunti 16,8 milioni di dollari di risarcimento alla donna.
Il giudizio è durato quattro settimane e potrebbe avere un effetto domino sull’intero settore delle industrie del tabacco. In ogni caso la Reynolds presenterà appello contro una sentenza considerata eccessiva, non in linea con le prove presentate e inammissibile in base alla legge statale e federale. L’antefatto giuridico della causa è stata la decisione della corte Suprema della Florida che, nel 2006, ha respinto una condanna da 145 miliardi di dollari della class action contro la Reynolds, aprendo così alla possibilità per i privati di promuovere azioni legali contro la società
“La giuria ha voluto inviare un messaggio all’industria del tabacco: non può continuare a mentire agli americani e al governo americano sulla dipendenza e sui chimici mortali che usa nelle sigarette”, ha detto Christopher Chestnut, legale della signora Robinson.
Ma per il vice presidente di Reynolds, Jeffery Raborn “Il verdetto va al di là della ragionevolezza: presenteremo ricorso e abbiamo fiducia che la corte seguirà la legge e non consentirà questo verdetto”.
Reynolds American controlla il 25% del mercato del tabacco negli Usa ed è il principale competitor di Altria, proprietaria del marchio Marlboro.