L’Onu scuote Israele e Hamas per la tregua

Dalla Redazione

Le parole del Papa sulla pace si perdono nel vento mentre a Gaza la guerra tra Israele ed Hamas continua a mietere vittime. Con il massacro di Sajaya il numero dei morti lato palestinese è salito a 500. I radi proseguono incessanti sui territori, niente li ferma, nemmeno l’uccisione di altri sette bambini a Rafah. Né quella di 13 militari israeliani delle truppe di invasione che, nell’intenzione di Netanyahu, dovrebbero distruggere i tunnel sotterranei e le istallazioni di Hamas.

L’esercito israeliano ha sventato l’infiltrazione di due commando di Hamas attraverso un tunnel nel sud di Israele. Lo ha riferito il portavoce militare dello stato ebraico. Il tentativo di infiltrazione sarebbe avvenuto – secondo il portavoce – attraverso un tunnel nel nord di Gaza in direzione di Israele. L’aviazione – secondo le prime informazioni – ha colpito il primo commando, mentre il secondo ha lanciato un missile anti tank verso un veicolo militare.

E le continue violenze hanno fatto intervenire Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha espresso la sua “grave preoccupazione davanti al numero crescente delle vittime” del conflitto a Gaza, reiterando il suo appello per una “fine immediata delle ostilità”. In una dichiarazione letta dal presidente del Consiglio, l’ambasciatore ruandese Eugène-Richard Gasana, 15 paesi membri chiedono un “ritorno all’accordo di cessate il fuoco del novembre 2012” tra Israele e Hamas. Il Consiglio di sicurezza chiede inoltre “il rispetto del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione dei civili” e sottolinea “la necessità di migliorare la situazione umanitaria” nella Striscia di Gaza.

Ma per il ministro della difesa israeliano Yaalon “L’operazione continuerà finché non sarà riportata la calma nel sud del paese” e non ha escluso il richiamo di altri riservisti “se sara’ necessario”. Yaalon ha detto che finora sono stati colpiti piu’ di 2.700 obiettivi nella Striscia.

Uno degli ultimi attacchi israeliani ha distrutto un piccolo ospedale civile, situato nella zona centrale di Gaza. Sarebbero almeno quattro i morti.