Di Carola Olmi
Lo spettro di una nuova tempesta sui mercati finanziari. Il calo dei violumi tipico del periodo estivo, le preoccupazioni per un generale rallentamento dell’economia e, come miccia per far detonare la bomba i timori sulla tenuta del primo istituto di credito portoghese, il Banco Espirito Santo. La famiglia primo azionista dell’istituto attraverso una serie di holding ha annunciato che proprio una di queste società, Espirito Santo International, non rimborserà un bond in scadenza. Tra le notizie negative della giornata, anche il dato deludente sulla produzione industriale italiana calata a maggio dell’1,2%. Ce n’è abbastanza per allungare la catena di ribassi sulle Borse europee, con Milano pure ieri maglia nera nel continente, nonostante un buon recupero in finale di seduta. A fine giornata il Ftse Mib ha chiuso in flessione dell’1,62% a 20.546 euro, dopo essere arrivato a perdere il 2,8% nel primo pomeriggio.
Soffrono tutte le piazze
A essere particolarmente penalizzati dai timori sul Portogallo sono stati ancora una volta i Paesi periferici, con Madrid che ha perso l’1,98% mentre Londra ha limitato le perdite a -0,7%, Parigi ha lasciato sul terreno l’1,34% e Francoforte l’1,52%. In mattinata a pesare sui listini del Vecchio Continente anche il bollettino della Bce nel quale l’Eurotower sottolinea come “i rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro restano orientati al ribasso” e, in particolare, gli effetti della crisi si faranno sentire maggiormente ancora sulle piccole e medie imprese di Spagna e Italia.
Crisi nera
E sull’Italia è arrivato anche il deludente dato sulla produzione industriale di maggio (-1,2% nel mese, -1,8% nell’anno), che ha riportato in primo piano i timori sulle reali possibilità di una ripresa. Non ha aiutato l’umore del mercato milanese il ritiro dell’Ipo Rottapharm. Titolo peggiore del listino è stato Mediaset (-4,83%) che aveva guadagnato molto di recente, seguito da Mps in flessione del 4,3%. Particolarmente male, nel comparto bancario, quelo delle Popolari, che hanno guidato le vendite. In controtendenza Finmeccanica in rialzo del 2,10% e Yoox (+0,38%). In decisa risalita anche lo spread tra Btp e Bund, tornato a 174 punti base.