Di Alessandro Righi
Finanze vaticane, ora si cambia. E per la prima volta nella storia il cambio della guardia avviene sotto gli obiettivi e le telecamere. Il presidente uscente, il tedesco Ernst von Freyberg, lascia al francese Jean-Baptiste de Franssu. Ma di cambiamenti nella finanza ce ne sono altri come annunciato dal prefetto vaticano per l’Economia, il cardinale australiano George Pell. La sezione ordinaria dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica), quella che storicamente gestisce il patrimonio immobiliare della Santa Sede, passa alla segreteria per l’Economia guidata da Pell. Per quanto riguarda, invece, la sezione straordinaria dell’Apsa (amministra i beni mobili e i titoli derivanti dalla Convenzione finanziaria allegata ai Patti lateranensi), la sua funzione resta quella di “banca centrale”, con il personale che svolgerà i compiti come Tesoreria della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
La Segreteria per l’Economia potrà controllare e vigilare sulle agenzie della Santa Sede, comprese le politiche e le procedure degli acquisti e la distribuzione adeguata delle risorse umane”. Tutte le novità sono state approvate anche da Papa Francesco. Altri punti dolenti riguardano il fondo pensioni dei dipendenti del Vaticano, si parla di un maxi buco, e la questione dovrà essere affrontata con una certa priorità. Proposta di riforma anche per i media vaticani. Sostanzialmente a cambiare sarà tutto il quadro dirigente con il nuovo Consiglio composto da sei membri. Al momento ne sono stati nominati quattro: oltre a De Franssu, il tedesco Clemens Boersig, l’americana Mary Ann Glendon, il britannico Michael Hintze. Tra quelli ancora da scegliere ci sarà pure un italiano. Sei saranno anche i membri della Commissione cardinalizia di vigilanza. Una cosa è certa: nei prossimi tre anni gli statuti dello Ior saranno rivisti e le attività completamente ridisegnate. Tre le priorità: rafforzare il business; spostare gradualmente la gestione del patrimonio a un nuovo e centrale Vatican Asset Management (Vam), per superare le sovrapposizioni tra diversi dicasteri; concentrare le attività dello Ior sulla consulenza finanziaria e sui servizi di pagamento per il clero, le congregazioni, diocesi e impiegati laici del Vaticano.