Dalla Redazione
Un divertimento mortale. Spesso quando guardiamo i fuochi d’artificio esplodere nel cielo tra mille colori ci dimentichiamo che si tratti di giochi pericolosi, potenzialmente fatali. Ed è drammatico che per ricordarcene debbano accadere tragedie come quella che ha colpito Tagliacozzo. Nella cittadina della provincia aquilana, in località San Donato, è, infatti, esploso un opificio. Il bilancio, al momento, è di due morti, quattro feriti e due dispersi.
Il botto (anzi i botti perché le esplosioni sono state due) si è verificato nel primo pomeriggio di oggi. I soccorritori hanno ritrovato tra le macerie della fabbrica di fuochi Paolelli due corpi carbonizzati di cui si ignora l’identità. Il figlio del titolare, che si chiama Sergio Paolelli, non ha saputo dire agli investigatori quanta gente ci fosse nella fabbrica al momento dello scoppio. Forse all’interno c’erano otto persone.
Non è la prima volta che l’Abruzzo è colpito da tragedie simili. Nel 1994 nella Valle Roveto a Roccavivi di Balsorano (area che si dipana tra la provincia aquilana e quella ciociara) esplose un’altra fabbrica di giochi pirotecnici, causando la morte di tre dipendenti.