di Marco Castoro
Il cielo di Sky non è più stellato come qualche anno fa. Dopo una escalation di abbonamenti cominciato nel 2007, l’emittente di Murdoch ha raggiunto uno storico traguardo: 5 milioni di tessere nell’estate del 2011, per poi crescere ancora fino alla fine dell’anno. Ma dal 2012 – sarà la crisi o il fatto che i prezzi dei pacchetti non si sono abbassati – è iniziata la discesa. Alla fine del 2012 gli abbonati persi erano 200 mila e il risultato operativo di Sky Italia si era praticamente dimezzato: da 230 milioni del 2009 ai 104 milioni del dicembre 2012. Ora si punta sulla Formula 1 per recuperare il gap. Tuttavia è il pubblico dei calciofili che Sky Italia ha un po’ trascurato (e deluso) negli ultimi anni. Premesso che la Champions League è un tesoro da conservare gelosamente, che è arrivata anche l’Europa League (dopo un accordo top secret con la rivale Mediaset Premium), va sottolineato il fatto che si siano persi uno dopo l’altro i diritti degli altri campionati esteri. A cominciare dalla Liga di Messi e Cristiano Ronaldo, alla Bundesliga del Bayern Monaco, per finire con la Premier League, il campionato inglese che da sempre ha rappresentato il fiore all’occhiello dell’emittente e del bouquet degli eventi sportivi. Una volta era il calcio era Sky. Si poteva vedere di tutto, dal calcio russo alla serie A, passando per la Germania, l’Inghilterra, la Scozia e la Spagna. In pratica il telespettatore appassionato di calcio non usciva più di casa. C’era di tutto di più. Alle altre restavano le briciole. Con la Rai che conservava i soli diritti della nazionale e della Coppa Italia. Oggi Viale Mazzini ha acquistato il campionato brasiliano, Mediaset gli highlights di Bundesliga e campionato francese (i cui diritti se li tiene stretti Sportitalia, colpita da un’improvvisa fortuna dagli arrivi di testimonial speciali come Ibra, Ancelotti, Pastore e Lavezzi). Sky forse paga una politica troppo esagerata nei costi. A ogni asta per i diritti l’emittente di Murdoch ha sempre sparato alto, falsando il mercato per prendersi tutto il cucuzzaro. La Liga, ad esempio, è diventata un affare per ricchi, viste le offerte. Restando alla fine senza compratori e quindi oscurata in Italia. Basterà la Formula 1 per risollevare la quota abbonamenti?
Dalla parte del cielo (quello abitato dal Biscione) si ride un po’ di più. Gli abbonati Premium sono circa 2 milioni, più quasi altrettante carte prepagate. I ricavi 2012 sono in crescita rispetto al 2011 e l’incasso medio per abbonato registra +12% nel 2012 rispetto al 2011. In aumento gli abbonati: +62.000 nel secondo semestre 2012.