dalla Redazione
Nelle strade di Kramatorsk, nella regione orientale ucraina di Donetsk, sono stati avvistati blindati ucraini. Lo riferisce il giornale locale on line ‘Novosti Kramatorska’ (Le notizie di Kramatorsk). Alcuni abitanti tentano di ostacolare il passaggio dei mezzi. Sono circa 300 i militari ucraini arrivati. Per ora non sono segnalati scontri.
Alcuni blindati hanno issato la bandiera russa. Sono diretti a Sloviansk, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Secondo il giornale online ucraino Ostrov, i tank sarebbero stati sottratti all’esercito ucraino da filorussi in mimetica armati, sopraggiunti dopo che i mezzi erano stati bloccati da attivisti locali con il nastro arancio-nero di San Giorgio, simbolo della vittoria sovietica sui nazisti. Mentre secondo Ria Novosti e Rossia 24, sarebbero stati gli equipaggi di sei blindati ucraini a Kramatorsk a passare con i filorussi, dopo che residenti li avevano fermati dicendo loro di non essere ”terroristi” e di non sparare contro i propri concittadini.
A Kramatorsk, i filorussi mantengono il controllo del municipio, del commissariato e della sede locale dei servizi segreti. Intanto, il vicepremier ucraino Vitali Iarema, responsabile per le forze dell’ordine, ha denunciato la presenza a Sloviansk e Kramatorsk, di paracadutisti del 45/mo reggimento delle truppe aviotrasportate russe di stanza vicino a Mosca. “Quindi tutte le parole di Putin e di Lavrov sull’assenza di truppe russe li’ sono tutte bugie”, ha commentato, citato dall’agenzia ucraina Unian.
Uomini armati di mitra e fucili hanno occupato il municipio di Donetsk, capoluogo dell’omonima regione dell’Ucraina orientale. Lo riferisce il giornale on line Ostrov. Obiettivo del blitz, hanno spiegato, ottenere un referendum sullo status della regione. La polizia ha abbandonato l’edificio.
Ieri sera, Vladimir Putin nella telefonata avuta con Angela Merkel, ha detto l’Ucraina è “sull’orlo della guerra civile”. Putin – ha precisato il Cremlino – “ha rimarcato che la brutale escalation del conflitto” imputata al blitz militare di Kiev nell’est russofono “ha portato il Paese sull’orlo della guerra civile”. Putin ha comunque convenuto con la cancelliera tedesca (in vacanza in questi giorni a Ischia) nel “sottolineare l’importanza” dell’incontro a 4 Russia-Usa-Ue-Ucraina in programma a Ginevra. Iniziativa che il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov aveva messo in dubbio dopo le prime notizie sull’azione militare di Kiev nell’est, ma da cui Mosca non si e’ poi ritirata. Anche il premier russo Dmitri Medvedev ieri aveva detto che l’Ucraina è vicina alla guerra civile sullo sfondo del blitz lanciato da Kiev nell’est russofono del Paese. Un blitz che Mosca condanna e che Washington invece nella sostanza giustifica, pur ammettendo – per bocca del portavoce della Casa Bianca – che la situazione si va facendo di ora in ora più “pericolosa”. La crisi ucraina ha avuto ieri un’accelerazione molto temuta, forse inevitabile: incalzata dai nazionalisti di Maidan, che chiedevano risposte forti, Kiev ha deciso di far scattare quella che viene sbandierata come “operazione antiterrorismo”, usando l’esercito contro gli insorti filorussi che hanno occupato vari palazzi del potere in una decina di citta’ nell’est del Paese. Secondo i media russi, l’attacco ha lasciato sul terreno dai quattro agli 11 morti, oltre ad alcuni feriti: sarebbero tutti fra gli animatori della protesta.