dalla Redazione
Venti di guerra tra Turchia e Siria. Quest’ultima ha accusato la Turchia di “aggressione” per l’abbattimento di un caccia da parte della difesa antiaerea di Ankara. Secondo la Turchia, il caccia aveva violato il suo spazio aereo. Secondo fonti dell’esercito siriano invece l’aereo da guerra era impegnato in una operazione contro i ribelli siriani nel suo territorio. “In un flagrante atto di aggressione che dimostra il sostegno di Erdogan ai gruppi terroristici, la difesa antiaerea turca ha abbattuto un aereo militare siriano che stava combattendo i terroristi a Kasab, in territorio siriano”, ha commentato una fonte militare, aggiungendo che il pilota del caccia è riuscito a lanciarsi dall’aereo.
Altri due incidenti avevano fatto innalzare negli ultimi due anni la tensione tra Siria e Turchia, Paese membro della Nato il cui governo e’ diventato uno dei piu’ duri oppositori del presidente siriano Bashar al Assad. Nel settembre del 2013 un elicottero di Damasco era stato abbattuto dai turchi lungo la frontiera. Mentre nel giugno del 2012 un caccia turco con due piloti a bordo era stato abbattuto dai siriani lungo le proprie coste. L’esercito turco ha sostenuto che sono stati due i Mig siriani a violare oggi lo spazio aereo di Ankara e ha detto di avere intimato loro per ben quattro volte di tornare indietro. Uno dei due, secondo la stessa ricostruzione, avrebbe rifiutato
di obbedire e quindi è stato abbattuto.
In realtà è una battaglia di importanza strategica fondamentale quella che si combatte da alcuni giorni nel nord della provincia siriana di Latakia, al confine con la Turchia, dove il jet siriano e’ stato abbattuto dalla contraerea di Ankara. Con l’offensiva ‘Al Anfal’ lanciata a partire da venerdi’, infatti, le forze ribelli jihadiste cercano di impadronirsi del posto di frontiera di Kasab che apre le porte verso la costa mediterranea, bastione del presidente Bashar al Assad fino ad ora solo sfiorato dai combattimenti.