dalla Redazione
”La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia”. Pesa le parole il presidente Fiat, John Elkann, e lo fa consapevole della portata di una decisione del genere. Una decisione che sposta l’asse di un intero Paese, lascia alle spalle il secolo scorso, prevede nuove sfide per il futuro ma deve fare i conti con i problemi del presente, soprattutto in ter ini occupazionali.. ”Il viaggio che è iniziato più di dieci anni fa – ha detto Elkann – con la ricerca di soluzioni che assicurassero a Fiat il proprio posto in un mercato sempre più complesso è culminato nell’unione di due organizzazioni, ognuna con una grande storia nel panorama automobilistico ma con caratteristiche e punti di forza geografici differenti e complementari. Fca – conclude Elkann – ci permette di affrontare il futuro con rinnovata motivazione ed energia”.
Il comunicato ufficiale
Il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. (Fiat) ha approvato una riorganizzazione societaria e la costituzione di Fiat Chrysler Automobiles (‘FCA’), un costruttore di automobili integrato e globale. Fiat Spa si riorganizza a seguito dell’acquisto di Chrysler Group LLC”. La sede sarà in Olanda mentre le azioni ordinarie di Fca saranno quotate a New York e a Milano; la fiscalità sarà gestita a Londra.
La posizione del governo
Fiat è diventato un “attore globale” e “la questione della sede legale è assolutamente secondaria, quel che conta sono i posti di lavoro e le macchine vendute”. Il premier Enrico Letta, parlando a Bruxelles nel corso delle dichiarazioni con Barroso, entra sull’argomento. “Guardiamo con fiducia perché rappresenta un grande marchio italiano che vuole essere globale, penso che tutti gli italiani debbano tifare perché questo avvenga affinché gli investimenti annunciati vengano davvero rispettati come gli impegni sui posti di lavoro”.
Il nuovo logo
Per la nuova Fiat Chrysler Automobiles “è stato scelto un logo di rottura rispetto ai precedenti per creare un collegamento tra le due vecchie entità”. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, nella conference call con gli analisti. “Sulla nuova entità sono tranquillo – ha aggiunto – perché abbiamo un team congiunto che lavora all’unisono”. Marchionne ha dunque sottolineato come sia stato portato a conclusione “il processo iniziato nel 2009. Abbiamo lavorato in modo diligente – ha precisato – e sono felice di aver perfezionato l’accordo che ha permesso di rimuovere quella difficoltà di gestione che impedivano di cogliere tutte le opportunità”.
Barricate della Fiom
“Ci troviamo da una parte con i sindacati che applaudono, e non solo loro, e dall’altra con gli operai di Termini Imerese che si ritroveranno in assemblee davanti allo stabilimento”. A parlare è Michele De Palma, il responsabile auto per la Fiom, che si recherà in Sicilia dove sono in corso le proteste dei lavoratori, per i quali si sta ricorrendo al licenziamento, dello stabilimento Fiat. L’annuncio della Fiat a proposito della nascita della nuova società, la Fiat Chrysler Automobiles, contrasta, per De Palma, con la situazione attuale degli operai: “È incredibile come in Italia si discuta di come attrarre nel nostro paese le imprese mentre altre decidono di andarsene”. E, in tutto questo, “molti applaudono, come gli altri sindacati” ribadisce. La Fiat “non pagherà le tasse nel nostro Paese, ha deciso di delocalizzare, come ha deciso di quotare in un altro Paese. Da tempo la produzione in Italia è molto bassa, c’è la cassaintegrazione. Azienda delocalizza con gli applausi delle altre organizzazioni sindacali”.