La Grecia si accoda alla Germania e annuncia che chiederà all’Ue di attivare la clausola di salvaguardia per le spese militari

La Grecia si accoda alla Germania e annuncia che chiederà all'Ue di attivare la clausola di salvaguardia per le spese militari

La Grecia si accoda alla Germania e annuncia che chiederà all’Ue di attivare la clausola di salvaguardia per le spese militari

Dopo la Germania del neo-cancelliere Friedrich Merz, anche la Grecia si accoda e annuncia l’intenzione di chiedere all’Unione europea l’attivazione della “clausola di salvaguardia per le spese militari”. A dare l’annuncio, che conferma la deriva bellicista dei Paesi Ue, è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Kyriakos Pierrakakis.

La Grecia si accoda alla Germania e annuncia che chiederà all’Ue di attivare la clausola di salvaguardia per le spese militari

Come spiegato all’agenzia di stampa greca Ana-Mpa, il capo della diplomazia di Atene ha sottolineato che soltanto applicando la clausola sarà possibile creare lo spazio fiscale necessario per coprire le spese per la Difesa nei prossimi anni, che — come chiesto dal presidente americano Donald Trump — per i Paesi Nato devono superare il 2% del Pil.

“L’aumento previsto dal 2025 al 2026 ammonta a circa mezzo miliardo di euro, cifra che è stata pianificata e che si applicherà anche agli anni successivi”, ha puntualizzato Pierrakakis. Lo stesso ha poi concluso affermando che “come governo, abbiamo presentato un programma di spesa per la Difesa molto specifico” che rispetta le normative nazionali e comunitarie.

Secondo le autorità di Atene questa richiesta deve essere accettata dalla Commissione Ue di Ursula von der Leyen perché necessaria per la buona riuscita della politica di riarmo del continente.