di Marco Castoro
Una volta c’era il telegiornale. Quello delle 20 sul primo canale. Ma negli ultimi otto anni l’edizione serale del Tg1 ha dilapidato un patrimonio di ascoltatori. Da un ascolto medio di oltre sei milioni e mezzo di telespettatori del 2005 (30,40% di share) si è passati ai 5 milioni e 241 mila del 2013 (share 23,07%). Tuttavia non è questo il dato peggiore. Anzi. Nel 2013, per la prima volta negli ultimi anni, la rotta è stata invertita. La curva del grafico degli ascolti è tornata a salire. Rispetto all’anno scorso Mario Orfeo ha guadagnato lo 0,50% di share e 140 mila telespettatori al giorno in media. In pratica se si eccettua la doppia fiammata di Gianni Riotta nel 2006 e 2007 (il Tg1 era al 32,30% con quasi 6 milioni e 700 mila spettatori di media), il telegiornale più longevo d’Italia è continuamente sceso di ascolti con le direzioni di Augusto Minzolini e Alberto Maccari. Quest’ultimo ha chiuso il 2012 con 10 punti di share in meno rispetto a Riotta e con oltre un milione e 600 mila telespettatori fuggiti da qualche altra parte. È vero che in questi anni c’è stata la novità e il conseguente boom del Tg di La7 firmato Enrico Mentana, tuttavia per il Tg1 è stata una Caporetto. A cui sta cercando di metterci una pezza Orfeo.
Lo stesso trend negativo si è verificato anche per l’altra edizione più importante del Tg1, quella delle 13,30. Dopo le gestioni di Mimun e Riotta, attestate intorno al 30% di share, si è verificato il tracollo. Si sono persi 8 punti negli anni. E Maccari ha chiuso il 2012 a 22,56%, perdendo quasi un milione di telespettatori. Ora Orfeo è in risalita. Ha chiuso il 2013 al 23,25% (un +0,69% di share rispetto a Maccari). Il Tg1 dell’ex direttore del Messaggero ha recuperato ascoltatori e share anche nei confronti dei due concorrenti più agguerriti dell’edizione delle 20: il Tg5 di Mimun e il Tg La7 di Mentana. Nel 2013 il tiggì del Biscione ha totalizzato una media di 18,87% di share (con quasi 4,3 milioni di telespettatori). È il sesto anno consecutivo che il Tg5 perde quota rispetto all’anno precedente. Molto dipende dal break pubblicitario e soprattutto dal traino. Quando c’è Bonolis il Tg5 va forte. Senza Avanti un altro! il distacco dal Tg1 diventa evidente. È in calo netto anche Mentana. Dal 9,56% di media del 2011 (con picchi anche del 12%) si è passati a un 7,80% del 2012 e a un 7,20% del 2013. Dal 2011 si sono persi 600 mila spettatori.
Il fantasma Marzullo
Maga Maghella è diventata Mago Marzullo. Il conduttore della notte, da quando è andato in vigore il divieto di conduzione per direttori e vicedirettori, ha bevuto la pozione magica e si è reso invisibile (solo alle telecamere). Dopo aver registrato puntate della sua Sottovoce, facendo sentire le domande fuori campo, ora si è superato. In pratica l’ospite fa un monologo, facendosi una domanda e dandosi una risposta. Seguendo il tormentone tanto caro al conduttore di Mezzanotte e dintorni. Con lo sguardo dell’ospite che ogni tanto va di lato dove è posizionato il fantasma di Marzullo. Possibile che non si possa trovare un altro conduttore? Che Marzullo sia così inamovibile? Più che Sottovoce il programma si dovrebbe chiamare Terapia di gruppo, perché sembra di assistere all’intervento di un alcolista anonimo che racconta la sua esperienza.