Le Lettere

Il Bartali del vino

Ogni tanto il ministro Lollobrigida ci fa ridere. L’ultima uscita è un’ode al vino perché la sua moltiplicazione fu il primo miracolo di Gesù… Ma dove le prende certe idee?
Ivo Belluno
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Gentile lettore, i gaffeurs naturali si dividono in due categorie: quelli come l’ex Ministro Sangiuliano, che hanno exploit occasionali ma di altissimo livello, e quelli come il Lollo, che tengono una media costante, senza punte in alto o in basso. È un po’ come Coppi e Bartali, un velocista e un regolarista. Ogni tanto si inserisce il Ministro Nordio, secondo cui è giusto fare meno intercettazioni perché tanto i mafiosi non parlano al telefono (boom!) e le carceri sono piene perché i giudici condannano i criminali (ri-boom!). Lollo spazia su temi ameni: da “I poveri mangiano meglio dei ricchi” a “L’abuso d’acqua porta alla morte” fino a “Tante guerre non ci sarebbero di fronte a cene ben organizzate”. Infatti Netanyahu bombarda Gaza da quando andò a una cena di Hamas e Hamas sbagliò il dessert. Sulla moltiplicazione dei vini (ma nei Vangeli si moltiplicano solo pani e pesci) vorrei fare due notazioni. La prima è che la comicità è una vena distintiva di questo governo. Non era facile, dopo preclari esempi tipo Prodi “Con l’euro lavoreremo un giorno in meno e guadagneremo come uno in più” o Di Maio “Abbiamo abolito la povertà”. La seconda notazione è che l’Italia di fronte a tali amenità non ride. Sarà che gli stipendi reali da noi in 30 anni sono diminuiti mentre in tutta Europa sono molto cresciuti, ma il fatto è che gli italiani sono sempre imbronciati, anche se il governo chiaramente fa di tutto per divertirli.