Trump parla di pace, ma l’Ucraina continua a bruciare: strage a Sumy, 34 morti

Trump parla di pace, ma l’Ucraina continua a bruciare: strage a Sumy causa 34 morti e 117 feriti. Ira di Zelensky: "Putin è un bastardo"

Trump parla di pace, ma l’Ucraina continua a bruciare: strage a Sumy, 34 morti

Malgrado sul campo di battaglia si continui a combattere ferocemente e si registri l’ennesima mattanza di ucraini da parte dei raid russi, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto convinto che il dialogo tra i funzionari di Volodymyr Zelensky e quelli di Vladimir Putin “stia procedendo bene”. “Arriva un momento in cui bisogna resistere o tacere”, ha aggiunto il tycoon, spiegando che, a suo dire, “abbiamo molti conflitti in corso in tutto il mondo e credo che presto avremo molte buone notizie su alcune di queste guerre”.

Un ottimismo che appare difficilmente giustificabile, visti gli ultimi spaventosi raid che stanno insanguinando l’Ucraina, con un bombardamento shock sulla città di Sumy in cui hanno perso la vita almeno 34 civili, a cui si aggiungono 117 feriti. A questo è seguito anche un successivo attacco contro la città di Odessa, in cui sono rimaste ferite altre 7 persone.

Trump parla di pace, ma l’Ucraina continua a bruciare: strage a Sumy, 34 morti. Le reazioni alla mattanza

Del resto, l’ottimismo di Trump appare inverosimile anche alla luce delle reazioni che lui stesso — oltre al resto dei leader occidentali — ha manifestato a seguito di questa terrificante serie di attacchi. Infatti, il tycoon non ha esitato a descrivere come “orribile” l’attacco con due missili su Sumy, dicendo di sperare che “sia stato frutto di un errore” da parte dell’esercito russo.

Un bombardamento che, per il segretario di Stato americano Marco Rubio, costituisce “un tragico promemoria del motivo per cui il presidente Trump e la sua amministrazione stanno dedicando così tanto tempo e sforzi per cercare di porre fine a questa guerra e raggiungere una pace giusta e duratura”.

Ben diversa la posizione del leader ucraino Zelensky, che ha tuonato: “Quello su Sumy è stato un terribile attacco missilistico balistico. I missili nemici colpiscono una normale strada cittadina, la vita di tutti i giorni: case, istituti scolastici, auto in strada… E questo avviene in un giorno in cui le persone vanno in chiesa: la Domenica delle Palme, la festa dell’ingresso del Signore a Gerusalemme. Secondo i dati preliminari, decine di civili sono rimasti uccisi e feriti. Solo un bastardo potrebbe comportarsi così”.

Dello stesso avviso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che — oltre a rinnovare l’impegno europeo per l’Ucraina — ha dichiarato: “La crudeltà russa ha colpito di nuovo, uccidendo uomini, donne e bambini nella città di Sumy. Un attacco barbaro, reso ancora più vile dal fatto che la gente si è riunita pacificamente per celebrare la Domenica delle Palme. Questa ultima escalation è un triste promemoria: la Russia è stata e rimane l’aggressore, in palese violazione del diritto internazionale”.