Con la guerra civile in Sudan che va avanti da due anni, arriva un primo e terrificante bilancio sul numero di vittime e sulle brutalità compiute dai ribelli contro i civili inermi. Secondo quanto riportato dall’organizzazione Cooperazione Internazionale (Coopi), dallo scoppio del conflitto, avvenuto il 15 aprile 2023, a oggi sono morte 29.000 persone, di cui almeno 7.500 civili, mentre oltre 12 milioni di individui – la metà dei quali sarebbero minorenni – risultano sfollati. Di questi, ben 4 milioni hanno lasciato il Paese in fretta e furia per cercare rifugio in Egitto, Ciad e Sud Sudan.
Sudan, due anni di brutale guerra presentano il conto: quasi 30mila morti e abusi sui minori cresciuti del 480%
Un conflitto spaventoso, in cui – secondo Coopi – a pagare il prezzo maggiore sono i minori, con le violenze ai loro danni che hanno subito una brusca impennata: si parla di un aumento del 480% rispetto al periodo precedente allo scoppio della guerra.
Ma non è tutto. A causa della guerra civile in corso, la situazione per chi non è riuscito a fuggire è resa ancor più drammatica dalla crisi alimentare, che colpisce 24 milioni di persone, e dall’emergenza idrica, che per 270.000 individui si traduce nell’impossibilità di accedere ad acqua potabile. Tutte ragioni per cui, in Sudan – sempre secondo Coopi – sono frequenti le epidemie di colera, dengue e malaria, con l’aggravante che l’accesso alle cure è reso estremamente difficile dal fatto che solo il 25% delle strutture sanitarie è ancora operativo.