Ho litigato con degli amici per via di Totti che è andato a Mosca. Per me ha fatto bene, per loro è un putiniano e quel viaggio è un’infamia. Sono incavolato nero.
Luigi Perozzi
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Gentile lettore, non si faccia sangue amaro per degli stupidi. Anch’io ho avuto discussioni su Totti in Russia, e sa chi lo critica più duramente? Gente che giustifica le stragi di Gaza, dove i morti sono quasi centomila, di cui circa la metà bambini: ecatombe senza precedenti. Ma nulla smuove gli idioti e i sepolcri imbiancati, pieni di vermi dentro. Per loro è bene che i russi siano esclusi da tutte le manifestazioni sportive e gli israeliani siano invece accolti coi tappeti rossi. E perfino che i gatti russi siano banditi dai concorsi felini: stupidità e infamia a braccetto. Le racconto un episodio tra i tanti, che mi colpì molto. Avvenne in Danimarca a novembre 2023, all’apice delle stragi, quando gli israeliani uccidevano in media un bambino palestinese ogni dieci minuti. Ebbene, una squadra di calcio, che in precedenza era scesa in campo con la scritta sulle magliette “Pace in Ucraina” (gesto per cui era stata molto applaudita), volle replicare e si presentò con la scritta “Pace a Gaza”. Ebbene, i giocatori furono bloccati dalle autorità negli spogliatori e alla fine dovettero cambiarsi le maglie. Motivo? “Israele ha il diritto di difendersi”. Uccidere civili e bambini è difendersi? Invocare la pace è reato? Due pesi, due misure. Se mi avessero detto anni fa di una cosa del genere nella “civile” Europa, non ci avrei creduto. Oggi invece so che le nostre democrazie fasulle non hanno alcun diritto di dirsi civili.
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