Orrore in Bolivia, dove – a causa del cambiamento climatico – la stagione delle piogge sta causando una vera e propria strage, con almeno 55 vittime. Purtroppo, si tratta di un bilancio provvisorio, come spiegato dal viceministro della Protezione civile, Juan Carlos Calvimontes, nel corso di un’intervista all’emittente Bolivia Tv, poiché al momento risultano “disperse altre otto persone”.
Secondo quanto riferito dalle autorità boliviane, le inondazioni, “di intensità inaudita”, hanno coinvolto un totale di oltre 590 mila famiglie, di cui 170 mila hanno riportato danni diretti. Il maltempo ha spinto le autorità regionali e provinciali – inclusa la capitale La Paz e il cuore industriale di Santa Cruz – a dichiarare lo stato di emergenza.
Bolivia, alluvioni e inondazioni shock causano 55 morti. E il governo dichiara lo stato di emergenza in tutto il Paese
Che si tratti di un fenomeno particolarmente intenso lo ha ribadito lo stesso Calvimontes, spiegando che ben 232 degli oltre 300 municipi in cui si divide il Paese sono stati coinvolti dall’emergenza, e che si contano almeno 1.204 abitazioni distrutte integralmente da smottamenti o inondazioni.
Le precipitazioni hanno colpito duramente soprattutto la regione di Beni, causando gravi danni agli allevamenti, come dimostrano le immagini di contadini costretti a trasportare il bestiame a bordo di zatteroni per raggiungere terreni ad altitudini più elevate.
Nei giorni scorsi, il governo boliviano ha fatto sapere che la Marina militare sta lavorando per adeguare un’imbarcazione che fungeva da ospedale itinerante, e renderla capace di trasportare fino a 40 tonnellate di aiuti umanitari da recapitare alle comunità indigene della regione di Beni, altrimenti irraggiungibili via terra o via aerea.