Le Lettere

Ursula a mano armata

La von der Leyen dice che i soldi per il riarmo verranno dai risparmi dei cittadini. Se succederà una cosa del genere, vedremo finalmente la gente in piazza coi forconi e i picconi.
Mauro Bonatti
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Gentile lettore, forse sono pessimista, ma non credo che vedremmo le piazze coi forconi nemmeno se Ursula von der Bomben venisse di persona nelle nostre case a rapinarci a mano armata. E non perché noi italiani abbiamo fama di essere allergici alle rivoluzioni (in verità, abbiamo in curriculumi Vespri siciliani e Masaniello), ma per due diversi motivi. Il primo è che oggi i forconi non bastano contro polizie che somigliano sempre più a eserciti, con elmetti, giubbe antiproiettile, scudi, taser, pistole, fucili, granate lacrimogene, cannoni ad acqua, elicotteri, mezzi blindati, ecc. L’unico Paese in cui una rivolta potrebbe avere un impatto paradossalmente è l’America, perché lì quasi ogni cittadino ha in casa un arsenale bellico. Il secondo motivo è che le élite al potere sanno rubare con destrezza. Troveranno il modo di soffiarci i risparmi con fare gentile, sotto traccia, dopo averci assopiti con dosi di anestetico. Come? Qui la fantasia può sbizzarrirsi. Per esempio, il governo potrebbe porre una tassa sulle plusvalenze delle banche, ma lasciando alle banche la facoltà di rivalersi sui clienti. A quel punto gli istituti imporrebbero un prelievo sui conti correnti pari alla tassa che pagano allo Stato. Così loro non ci rimetterebbero nulla e gli unici a pagare saremmo noi. Ovviamente il governo dirà: noi non abbiamo tolto nulla ai cittadini, sono state le banche… Scommetto che finirà più o meno così.