La Corea del Sud devastata dagli incendi boschivi: almeno 18 vittime e migliaia di ettari andati in fumo. Il governo di Seul dichiara l’emergenza nazionale: “Mai visto nulla di simile”

La Corea del Sud devastata dagli incendi boschivi: almeno 18 vittime e migliaia di ettari andati in fumo. Seul dichiara l'emergenza nazionale

La Corea del Sud devastata dagli incendi boschivi: almeno 18 vittime e migliaia di ettari andati in fumo. Il governo di Seul dichiara l’emergenza nazionale: “Mai visto nulla di simile”

Sembra non esserci pace per la Corea del Sud. Dopo lo scandalo per il presunto golpe del presidente Yoon Suk-Yeol, il Paese del sud est asiatico in queste ore è stato sconvolto da massicci e incontenibili incendi boschivi che hanno causato “almeno diciotto vittime” e “danni senza precedenti”. A dirlo è il presidente ad interim Han Duck-soo definendo questi roghi come “i peggiori nella storia della Corea del Sud”.

Stando a quanto emerge, gli incendi sono iniziati già nel fine settimana scorso e da quel momento migliaia di vigili del fuoco sono impegnati a combattere più di una dozzina di roghi che hanno devastato il sud-est del Paese, bruciando in modo irrimediabilie migliaia di ettari. Secondo quanto dichiarato all’agenzia Afp da un funzionario del ministero della Sicurezza, oltre alle 18 vittime si registrano anche 19 feriti, sei delle quali in modo grave.

La Corea del Sud devastata dagli incendi boschivi: almeno 18 vittime e migliaia di ettari andati in fumo. Il governo di Seul dichiara l’emergenza nazionale: “Mai visto nulla di simile”

In risposta agli incendi, che secondo il governo di Seul sarebbero conseguenza del cambiamento climatico, il presidente ad interim ha innalzato il livello di allerta al massimo e ha annunciato una “piena risposta nazionale”. Una decisione resa necessaria dal fatto che, sempre stando alle parole di Han Duck-soo, gli incendi sono tutt’altro che risolti e, anzi, stanno “crescendo in un modo che supera i modelli di previsione esistenti”, costringendo le autorità a trasferire circa 23mila persone in altre zone del Paese.