Passano gli anni, ma non accenna a fermarsi il fenomeno delle morti sul posto di lavoro. Nel volgere di poche ore, infatti, l’Italia è stata funestata da ben tre incidenti che hanno causato altrettante vittime.
Una giornata da incubo, iniziata con la notizia del decesso — a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli — di un dipendente cinquantenne di una ditta di smaltimento rifiuti. Secondo una prima ricostruzione, ancora da verificare, l’operaio sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro.
Morti sul posto di lavoro, in poche ore tre operai hanno perso la vita in altrettanti incidenti
Poche ore dopo, questa volta a Maniago, in provincia di Pordenone, si è verificato un secondo incidente in cui ha perso la vita un giovane di 22 anni. Stando a quanto trapela, l’operaio stava operando su una macchina per lo stampaggio di ingranaggi industriali, quando una scheggia incandescente lo ha colpito alla schiena, uccidendolo all’istante. Ancora incerta la dinamica dell’incidente: i carabinieri stanno indagando per capire se sia stato causato da un malfunzionamento dell’impianto oppure da una manovra sbagliata.
Il terzo incidente, invece, ha riguardato un 38enne che è stato investito da un mezzo pesante mentre stava lavorando sulla carreggiata nord dell’Autosole, nei pressi di Orvieto.