Ormai il gioco è chiaro. Le élite europee s’inventano l’assurdità che Mosca voglia invadere l’Europa e su questo falso assunto avocano a sé pieni poteri, anche per arricchire apparati finanziari e industrie belliche.
Arturo Bensanti
via email
Gentile lettore, la finta minaccia d’una invasione russa è ciò che ho chiamato “la bugia del secolo”. Al paragone l’arma di distruzione di massa nelle mani di Saddam sembra una favola per bambini. Qui siamo a un piano superiore. Siamo a una tragedia storica che si ripete. Ursula: “Otterremo la pace attraverso la forza”. Mussolini: “Vincere! E vinceremo, per dare finalmente una lunga pace all’Italia e al mondo” (10 giugno 1940). E Hitler, invasione della Polonia, 1° settembre 1939: “Sarei giudicato erroneamente se il mio amore per la pace fosse scambiato per debolezza o codardia”. Vede, tutti giustificano la guerra chiamandola pace. È il segno sicuro che la tragedia incombe. Disse Göring al processo di Norimberga: “È ovvio che la gente non vuole la guerra. Perché un povero contadino dovrebbe rischiare la pelle in guerra, quando il massimo che può trarne è di tornare a casa intero? La gente non vuole la guerra né in Russia né in Inghilterra né in Germania. Ma alla fine sono i capi che decidono e, che si tratti di democrazie o dittature, è sempre facile trascinarsi dietro il popolo. Basta dirgli che sta per essere attaccato e accusare i pacifisti di esporre la propria nazione al pericolo. Funziona sempre, in qualsiasi Paese”. È così. E non inganni il fatto che i nuovi guerrafondai abbiano i capelli biondi e gli occhi azzurri delle Ursula, delle Kallas o delle Picierno.
Inviate le vostre lettere a: La Notizia – 00195 Roma, via Costantino Morin 34 redazione@lanotiziagiornale.it