Il processo penale è ancora in corso, ma Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita, è stato condannato dalla Corte dei conti a pagare quasi 23 milioni di euro di danno erariale. Soldi che l’ex senatore ha intascato a partire dal 2002, anno in cui ha iniziato a controllare entrate e uscite del partito. I guai di Lusi sono iniziati a partire dal 2012 quando la Banca d’Italia segnalò un’operazione ritenuta sospetta: si trattava dell’acquisto di un appartamento in via Monserrato a Roma, vicino Piazza Navona. Gli inquirenti ritennero che, tramite due società estere, Lusi riuscì a mettere le mani su quasi 23 milioni di euro di rimborsi elettorali. Soldi destinati a investimenti nel mattone nella Capitale, in provincia di Roma e dell’Aquila. Soldi destinati al partito, ma invece gestiti come fossero di sua proprietà. Lusi, su autorizzazione del Senato, venne arrestato e rinviato a giudizio con relativo processo penale. Ora ecco la condanna della Corte dei conti a risarcire il danno. Denaro da restituire al ministero delle Finanze e non al partito, estromessa dal giudizio.
21/12/2024
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