Tragedia a largo delle cose della Sicilia dove un gommone carico di migranti ha abbandonato in acqua una quarantina di disperati

Tragedia a largo delle cose della Sicilia dove un gommone carico di migranti ha abbandonato in acqua una quarantina di disperati

Tragedia a largo delle cose della Sicilia dove un gommone carico di migranti ha abbandonato in acqua una quarantina di disperati

Tragedia al largo delle coste della Sicilia, dove un gommone carico di migranti, forse a causa del mare agitato, ha fatto finire in acqua una quarantina di disperati. L’incidente è avvenuto nei pressi del Canale di Sicilia e sono tuttora in corso le operazioni di ricerca e salvataggio da parte delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza per individuare i dispersi.

Al momento, una decina di superstiti e sei cadaveri sono stati recuperati al largo dell’isolotto di Lampione e trasportati a Lampedusa. Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, i naufraghi si trovavano a bordo di un gommone in gravi difficoltà e semi-affondato.

Tragedia a largo delle cose della Sicilia dove un gommone carico di migranti ha abbandonato in acqua una quarantina di disperati

I sopravvissuti hanno riferito agli agenti delle forze dell’ordine di essere partiti domenica notte in 56 da Sfax, in Tunisia, a bordo di un gommone. Dopo meno di 24 ore di navigazione, mentre si trovavano in acque internazionali, il viaggio si è trasformato in una tragedia: molti migranti sarebbero caduti in acqua, probabilmente a causa delle condizioni meteo avverse.

Tuttavia, i presunti scafisti, anziché tentare di soccorrere i migranti finiti in mare, avrebbero proseguito la navigazione come se nulla fosse fino a quando il gommone non è stato individuato nelle acque antistanti l’isolotto di Lampione.

Sull’accaduto è in corso un’indagine: oggi gli agenti sentiranno i superstiti per ricostruire la dinamica della tragedia, accertare l’identità dei presunti scafisti e individuare eventuali responsabilità. Tutti i superstiti sono già stati sottoposti a visite mediche e, risultati in buono stato di salute, sono stati trasferiti nell’hotspot di Lampedusa.