Nel complesso, le modifiche al sistema di tasse e benefici messe in campo dal governo hanno avuto “un effetto contenuto sulla distribuzione dei redditi”, diminuendo l’equità. La conferma arriva dall’Istat nel report sulla redistribuzione del reddito nel 2024 precisando che l’indice di Gini, che misura la disuguaglianza, aumenta di poco più di un decimo di punto, da 30,25% a 30,40%. A pesare è stato soprattutto il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione. Che ha comportato un peggioramento per circa 850mila famiglie.
Dario Carotenuto, deputato del Movimento Cinque Stelle, che ne pensa?
“Sono amareggiato, perché stiamo parlando di persone, di famiglie che ora vivono in profonda difficoltà. Il Movimento 5 Stelle con il presidente Conte aveva una visione concreta per risolvere i problemi dei più fragili, Meloni invece fa propaganda politica distruggendo la vita delle persone”.
Inoltre la riforma Irpef e l’aumento della base imponibile per la decontribuzione hanno causato una perdita di reddito per le famiglie con redditi medi e bassi.
“Un esempio concreto della propaganda, da una parte ti dico che ho abbassato le tasse, invece nella realtà ti impoverisco ogni giorno di più. Chiediamolo alle persone e vediamo se quanto affermo è vero o meno. Oltre tutto sono state colpite anche le famiglie con redditi medi che ormai hanno grande difficoltà ad arrivare a fine mese. E se questo succede al ceto medio possiamo ben immaginare quanto sia devastante il governo Meloni per le famiglie con reddito basso”.
Domenica FdI, nel maldestro tentativo di intestarsi il milione di persone rientrate nel mercato del lavoro con il programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori), nato grazie al M5S e finanziato con le risorse del Pnrr ottenute dal governo Conte, è tornato ad attaccare il Reddito di cittadinanza. Attribuendo alla sua abolizione l’aumento di occupati. Invece pare vero proprio il contrario, ovvero se il sussidio fosse rimasto i risultati di Gol sarebbero stati ancora più alti. Perché più persone sarebbero state obbligate a iscriversi al programma.
“Politica significa dare soluzioni a problemi complessi, l’intuizione avuta da Conte si è rivelata giusta. Una strada percorribile che andava oltre il reddito di cittadinanza. Sostenere le persone e ridare la dignità del lavoro. Questa è una soluzione politica vera. Il centrodestra, ancora oggi, inveisce contro il reddito, mostrando un vero e proprio odio verso i poveri. Diciamoci la verità, detestano le famiglie in difficoltà, perché sono un problema, mentre per noi sono stati sempre le fondamenta del Paese reale a cui dare risposte concrete. I dati non mentono e non possono essere manipolati”.
Ogni volta che l’Istat pubblica i dati sul mercato del lavoro la destra esulta. Ma gli ultimi dicono che, a paragone con il 2023, nel IV trimestre 2024 c’è stato un aumento sia degli inattivi sia del lavoro intermittente, quindi precario.
“Però pensiamo di dare miliardi per l’industria delle armi. Con l’idea che questo possa risolvere i fallimenti del ministro Urso, il peggiore ministro alle Attività produttive. E’ un dato di fatto che sta scomparendo completamente l’industria italiana. Questa precarietà, unita al lavoro povero, sta minando le basi sociali dell’Italia. I giovani se ne vanno da un Paese che non ha nulla da offrire, se non vuota propaganda. Ci vorranno anni per riparare questi danni. Danni al tessuto industriale, ma anche sociali e civili”.
Oltre alla crescita asfittica, l’Ocse – che ha rivisto al ribasso le stime del Pil dell’Italia – ha esaminato le ricadute del piano di riarmo lanciato dalla Commissione europea. In una situazione di debiti pubblici elevati finirà per costringere i Paesi a compiere “dure scelte” sulla spesa Ci aspettano altri tagli al welfare?
“Tagliare ancora il welfare significa abbandonare i cittadini a sé stessi. Sarebbe grave e inqualificabile. Se si vuole invertire la tendenza, bisogna investire nello stato sociale. Bisogna aiutare e supportare le famiglie, ridare fiducia ai cittadini, ricostruire il tessuto sociale che in questo momento è disgregato, impaurito e più povero. La propaganda della destra è arrivata al capolinea, la realtà quotidiana li smentisce, ma rimangono trincerati nelle loro menzogne politiche. Noi come opposizione continuiamo a proporre soluzioni concrete di ripresa e continuiamo a lavorare seriamente per costruire un’alternativa”.